domenica 1 aprile 2012

Il ministro credeva di stare a Napoli

22/5/2010

Napoli ed i napoletani hanno un cuore grande e talune abitudini di vecchia data non sono state incrinate dall’egoismo e dall’indifferenza oggi imperanti. Basta recarsi in qualsiasi caffè del centro storico, naturalmente non elegantemente vestiti, e chiedere se vi è qualche caffè “sospeso”. 
Quasi sempre la risposta sarà positiva e il poveraccio potrà sorbire con calma la preziosa bevanda, ringraziando col pensiero il generoso quanto sconosciuto donatore, che ha pagato anche per chi non può pagare. Probabilmente il nostro ministro, fortunatamente ex, credendo di stare a Napoli, aveva cominciato a girare per gli studi notarili, chiedendo se qualcuno avesse acquistato una casa o almeno mezza per uno sconosciuto bisognoso. Ma non si trovava nella nostra città, altrimenti alla prima richiesta sarebbe stato apostrofato, senza cattiveria: “Ca nisciuno è fesso”. 

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