lunedì 25 settembre 2023

Marco Valenzi ci ha lasciato

  



Marco, il figlio del primo sindaco rosso di Napoli, ci ha lasciato all'improvviso e per celebrarlo degnamente vi sarà una cerimonia laica mercoledì prossimo alle ore 11 presso la fondazione Valenzi sita al Maschio Angioino e poi a breve un memorial di scacchi con ricchi premi.

Con Marco eravamo amici da oltre 50 anni, da quando lui lavorava come tecnico di laboratorio al Cnr, ma ci incontravamo continuamente nei circoli dove si svolgevano tornei di scacchi di cui lui era appassionato quanto me.

Ha sempre abitato, prima con i genitori e poi da solo in una splendida casa, col panorama mozzafiato, sita nel celebre palazzo colle colonne, posto all'incrocio tra via Manzoni e via Orazio.

L'appartamento di oltre 200mq possedeva una splendida biblioteca con migliaia di volumi, tra cui quasi tutti quelli scritti da me ed ieri, quando lui è spirato, dovevamo incontrarci, perchè venerdì mi aveva telefonato che voleva acquistare i miei tre ultimi libri.

Egli in passato ha frequentato il salotto culturale che si tiene ogni venerdì nella mia villa di Posillipo e non perdeva una delle mie visite guidate che si svolgono di sabato.

Questo fino a circa 5 anni fa, quando per una cisti alla colonna vertebrale decise imprudentemente di farsi operare a Napoli, al Cardarelli.

Il risultato: da anni era costretto sulla sedia rotelle ed a rimanere a casa costantemente.

Io presi come impegno morale imprescindibile di recarmi un pomeriggio alla settimana a casa sua dove giocavamo un torneo di scacchi lampo di 10 partite.

A parte me solo eccezionalmente si recava a fargli compagnia qualche amico, una tristezza infinita, che finalmente è terminata.

Achille della Ragione



sabato 23 settembre 2023

Giorgio Napolitano ci ha lasciato

 


A soli 98 anni di età Giorgio Napolitano ci ha lasciato e per ricordarlo vorrei raccontare uno degli incontri che ho avuto l’onore di avere con il Presidente. 

Era il 2002 e con l’amico Tonino Cirino Pomicino, fratello del ministro del bilancio Paolo, stavamo organizzando un importante convegno all’Istituto degli Studi Filosofici intitolato: "Napoli capitale del Mediterraneo" (per chi volesse assistere al convegno svoltosi il 26 ottobre 2006, consulti la teca di radio radicale). Ci recammo presso lo studio in via Santa Lucia del compianto onorevole Geremicca, che fungeva da punto di appoggio per Napolitano, all’epoca europarlamentare, per invitarlo a partecipare come relatore. Un breve sguardo alla sua agenda e purtroppo quel giorno era impegnato in un’importante riunione a Bruxelles, ma non ci fece mancare il giorno del convegno un suo telegramma di auguri. Ma la cosa che più mi colpì fu quando, dopo aver espresso le nostre intenzioni, battendo una pacca sulla spalla dell’amico Tonino, all’epoca ultrasessantacinquenne, esclamò: “Benedetti ragazzi... siete pieni di entusiasmo, non volete convincervi che Napoli è destinata a precipitare nel baratro!”

Fugace il secondo incontro, anche se avvenuto al Quirinale, giusto per consegnare delle foto giovanili, di quando faceva parte del gruppo universitario con il padre del mio amico Carlo Castrogiovanni.

Per chi volesse leggere la sua biografia completa da me scritta quando pubblicai il primo tomo di Quei napoletani da ricordare, deve andare sul mio blog www.dellaragione.eu

Riposi in pace Amen.

Achille della Ragione


Il Mattino pag.38
25 settembre 2023






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giovedì 21 settembre 2023

L'OTTOCENTO il secolo d'argento della pittura napoletana

Chi desidera procurarsi una copia del libro basta una telefonata alla Libro Co 

055 8229414 

ed in 24 ore lo avrà a domicilio.

in copertina -  Antoon Sminck Pitloo
- Costiera amalfitana -
Napoli, collezione della Ragione



PREFAZIONE

Dopo lo strepitoso successo del mio precedente libro: Il secolo d'oro della  pittura  napoletana,  in  dieci  tomi,  dedicato  alla  pittura  del Seicento napoletano, uscito tra il 1998 ed il 2001, del quale per ogni volume sono state vendute decine di migliaia di copie, ho deciso di dedicarmi  all'Ottocento,  che  può  essere  considerato  il  secolo d'argento  e  che  purtroppo  a  Napoli  si  può  ammirare  solo parzialmente, a tal punto che ho portato all'attenzione dell'opinione pubblica  e  delle  autorità  competenti  la  questione  pubblicando  su vari quotidiani questa spiacevole situazione.

L'Ottocento napoletano negato alla fruizione

La pittura del Seicento napoletano costituisce il Secolo d'oro, ma quella dell'Ottocento rappresenta senza dubbio quello d'argento, con pittori celebri come Pitloo, Morelli, Fergola, Toma, Smargiassi, la dinastia dei Palizzi e dei Gigante ed infiniti altri nomi, con centinaia di dipinti che giacciono da decenni nei depositi dei musei di Capodimonte, San Martino ed all'Accademia di Belle Arti senza poter essere ammirati da Napoletani e turisti. Uno scandalo che grida vendetta e costituisce una ulteriore vergogna per le istituzioni.
Napoli non ha un assessore alla cultura, per cui il sindaco in persona dovrebbe attivarsi per far cessare questa situazione. Manca il personale, ma soprattutto manca la volontà di valorizzare il nostro passato glorioso, mentre tutti noi siamo costretti a vivere in un presente avvilente.

Achille della Ragione

L'opera  che  mi  appresto  a  comporre  per  la  gioia  dei  miei  lettori, tutta a colori, sarà anch'essa formata da vari volumi, in ognuno dei quali  nella  prima  parte,  gli  avvenimenti  scorreranno  in  ordine cronologico,  con  una  serie  di  articoli  riguardanti  i  vari  argomenti, mentre  nella  seconda  si  potranno  ammirare  una  serie  di  foto  a colori,  in  ordine  alfabetico,  dei  dipinti  che  hanno  avuto  maggior successo. 

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In 2^ di copertina -  Nicola Palizzi
- Contadini con armenti a Paestum -
Napoli , collezione della Ragione



INDICE

  • Prefazione    
  • Da Caravaggio in camicia nera a Civiltà dell’Ottocento    
  • La scuola di Posillipo ed il mito dell’armonia perduta                     
  • La scuola di Posillipo, una mostra da non perdere       
  • Mostra su Salvatore Fergola a Palazzo Zevallos         
  • Posillipo e Mergellina nella pittura         
  • Biografia Anton Sminck van Pitloo              
  • Biografia Giacinto Gigante           
  • Biografia Salvatore Fergola                   

 

N° 30 TAVOLE A COLORI
Abbati V.- Salone dei Gessi del Real Istituto di Belle Arti . Napoli      
Albertis-La mattanza dei tonni a Solanto (Caserta, Palazzo Reale)
Altamura-Richard Wagner (Napoli, Conservatorio
Altamura-Autoritratto (Napoli, Accademia di Belle Arti)
Angelini Costanzo – Napoli . Certosa di San Martino
Benvenuti- Compianto sul Cristo morto (Napoli, Museo di Capodimonte
Calliano-La morte di Ettore e il trionfo di Achille  (Caserta, Palazzo Reale)
Cammarano G.-Il Parnaso (Napoli, Teatro S.Carlo)
Cammarano G.-Ritratto di Ferdinando IV (Caserta, Palazzo Reale)
Cammarano G.-La famiglia di Francesco I (Napoli, Museo di Capodimonte)
Cammarano M.-Ozio e lavoro (Napoli, Museo di Capodimonte
Cammarano Michele – Pittore
Cammarano Michele – Pittore.  Carica dei bersaglieri – Napoli
Camuccini-Ritratto di Lucia Migliaccio duchessa di Floridia
Camuccini-Ritratto di Ferdinando I di Borbone (Napoli, Museo Duca di Martina)  
Carelli C.-Donna in abiti tradizionali (Collezione privata
Carelli C.-Lo scoglio delle sirene a Marina Piccola (Napoli, Museo di S.Martino)
Carelli C.-Campagna romana (Napoli, Museo Filangieri)
Carelli C.-La Valle dei Mulini ad Amalfi (Napoli, Museo di S.Martino)  
Carelli C.-Arco Felice (Napoli, Accademia di Belle Arti
Carelli C.-Veduta di Napoli da Posillipo (Napoli, Collezione della Ragione
Carelli C.-Veduta di Napoli da Posillipo (Napoli, Collezione della Ragione  
Carelli R.-Tarantella sullo scoglio di Frisio (Collezione privata)
Carta-Il Beato Nicola da Longobardi (Napoli, S.Francesco di Paola)
Casciaro - Capri, Marina Grande (Napoli, Museo di S.Martino)
Casciaro  - Ponti Rossi (Napoli, Accademia di Belle Arti)
Casciaro -Temporale (Napoli, Circolo Artistico Politecnico)
Castiglione - Castel Capuano nel 1858 (Bari, Pinacoteca Provinciale)
Catel-Scena di genere nella campagna romana (Napoli, Gallerie d'Italia)
Catel-La tomba di Virgilio (Napoli, Gallerie d'Italia  
 


 Napoli 1^ edizione ottobre 2023


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In 3^ di copertina - Teodoro Duclère 
- Napoli vista dal mare -
Napoli, collezione della Ragione

mercoledì 20 settembre 2023

Invalidità con accompagnamento per nessuno



Alcuni mesi fa mi sono presentato presso l'Asl di Napoli davanti ad una commissione di medici, per chiedere l'invalidità con accompagnamento, presentando una copiosa documentazione ospedaliera:

  • Due coronarie chiuse al 100% e l'altra all'80%.
  • Cataratta bilaterale
  • Calcificazione del 90% del tessuto cerebrale
  • Diabete grave
  • Presenza in bocca di soli 9 denti
  • Svenimenti continui
  • Gravi danni alla colonna vertebrale

e potrei ancora proseguire nell'elencazione di patologie, ma mi fermo qui.
Risultato: richiesta respinta.
Uno scandalo che grida vendetta!!

Achille della Ragione


venerdì 8 settembre 2023

Il secolo d'argento della pittura napoletana: l'Ottocento - Prefazione

 


Dopo lo strepitoso successo del mio precedente libro: Il secolo d'oro della pittura napoletana, in dieci tomi, dedicato alla pittura del Seicento napoletano, uscito tra il 1998 ed il 2001, del quale per ogni volume sono state vendute decine di migliaia di copie, ho deciso di dedicarmi all'Ottocento, che può essere considerato il secolo d'argento e che purtroppo a Napoli si può ammirare solo parzialmente, a tal punto che ho portato all'attenzione dell'opinione pubblica e delle autorità competenti la questione pubblicando su vari quotidiani questa spiacevole situazione.




  

Il Mattino pag. 34 
9 marzo 2023

L'Ottocento napoletano negato alla fruizione


La pittura del Seicento napoletano costituisce il Secolo d'oro, ma quella dell'Ottocento rappresenta senza dubbio quello d'argento, con pittori celebri come Pitloo, Morelli, Fergola, Toma, Smargiassi, la dinastia dei Palizzi e dei Gigante ed infiniti altri nomi, con centinaia di dipinti che giacciono da decenni nei depositi dei musei di Capodimonte, San Martino ed all'Accademia di Belle Arti senza poter essere ammirati da Napoletani e turisti. Uno scandalo che grida vendetta e costituisce una ulteriore vergogna per le istituzioni.

Napoli non ha un assessore alla cultura, per cui il sindaco in persona dovrebbe attivarsi per far cessare questa situazione. Manca il personale, ma soprattutto manca la volontà di valorizzare il nostro passato glorioso, mentre tutti noi siamo costretti a vivere in un presente avvilente.

Achille della Ragione 


La Repubblica N - pag.14 
 2 marzo 2023

 

Il Fatto quotidiano - pag.21
25 febbraio 2023




L'opera che mi appresto a comporre per la gioia dei miei lettori, tutta a colori, sarà anch'essa formata da vari volumi, in ognuno dei quali nella prima parte, gli avvenimenti scorreranno in ordine cronologico, con una serie di articoli riguardanti i vari argomenti, mentre nella seconda si potranno ammirare una serie di foto a colori, in ordine alfabetico, dei dipinti che hanno avuto maggior successo.

domenica 3 settembre 2023

La verità sulla strage di Ustica è nota da oltre dieci anni


 -Relitto aereo-

I giornali da giorni parlano della strage di Ustica, affermando che solo ora si conosce la verità, che viceversa io ho rivelato alla stampa più di dieci anni fa.

Ho sempre sottolineato l'assurdità del vincolo del segreto militare, che non ha termini perentori, a differenza del segreto di Stato che decade dopo 50 anni e posso testimoniarlo personalmente, perché fui il primo a consultare, trascorsi 10 lustri, il carteggio amoroso tra Claretta Petacci e Mussolini, conservato presso la biblioteca nazionale di Napoli.

In particolare vorrei sottolineare che grazie a me conosciamo la verità sulla strage di Ustica  perché dopo la pubblicazione della mia missiva "Una strage che grida vendetta”, che uscì su 11 tra giornali e riviste, finalmente si seguì il mio consiglio e compulsando i tracciati radar della portaerei americana, alla rada nel golfo di Napoli la notte del fattaccio, si è saputa la imbarazzante verità, anche se in seguito i mass media hanno fatto di tutto per farla dimenticare.

Rileggiamola insieme


Una strage che grida vendetta

A giorni saranno trenta anni dalla strage di Ustica, uno dei tanti misteri che soffocano la nostra storia recente, sulla quale si è detto e non detto  e sono stati versati fiumi di parole inutili. 

A ricordare la triste ricorrenza nessuna cerimonia ufficiale, le interviste reticenti ai politici dell’epoca, che sanno e non dicono ed un bel libro di Rosario Priore, il giudice che indagò a lungo, ostacolato in ogni modo, sulla tragica esplosione del Dc9 dell’Itavia e sulla morte di ottanta persone.   

Ma trovare la verità non dovrebbe essere difficile e mi permetto di consigliare la via da percorrere a chi volesse, giornalista o magistrato, sapere cosa successe realmente nei nostri cieli.

Gli Americani conoscono da sempre l’esatto svolgersi degli avvenimenti, anche se hanno sempre rifiutato di collaborare.  A Napoli, alla rada, stazionava una portaerei che con i suoi radar teneva sotto controllo tutto il Mediterraneo, mentre dall’alto ai satelliti non sfugge un metro quadrato di territorio; tutto registrato e conservato.  

Negli Stati Uniti esiste una legge sacrosanta a baluardo della libertà d’informazione: il Freedom of Information Act, che consente al semplice cittadino di accedere  direttamente ai documenti, anche all’epoca riservati, della pubblica amministrazione civile e militare.  

Le informazioni che ci interessano sono lì che attendono di essere compulsate, ci sarà qualcuno di buona volontà che vorrà adoperarsi per farci conoscere la verità?

venerdì 1 settembre 2023

La vita in carcere un inferno ignorato

 

Venerdì di Repubblica - pag.11 -
1 settembre 2023


Anche quest'anno a Ferragosto si è ripetuto il mesto rito del pellegrinaggio dei parlamentari per rendersi conto delle miserevoli condizioni di vita dei carcerati. All'iniziativa dei radicali, passata sotto silenzio dalla stampa, questa volta hanno aderito in duecento, un numero considerevole, sia del governo che dell'opposizione.
I parlamentari si sono recati non solo nelle grandi galere: Poggioreale, Regina Coeli, Ucciardone, ma hanno ispezionato anche piccole strutture, scoprendo ad esempio che la ricettività più assurda, meno dello spazio di una cuccia per cane, la si trova a Lucca, dove per ogni recluso è disponibile meno di due metri quadrati. E poi un interminabile elenco di carenze, tutte già ben note, con alcune che gridano vendetta e meriterebbero di essere portate davanti alle corti di giustizia europee. Sovraffollamento record, condizioni igieniche disastrose, suicidi a catena per disperazione, personale di custodia insufficiente, mentre non si applicano pene alternative, mancano progetti per ammettere a un utile lavoro esterno e la giustizia sempre più lenta tollera che la metà dei reclusi sia in attesa di giudizio e di conseguenza, se la Costituzione non è carta straccia, innocente. Bisogna passare urgentemente dalla teoria alla pratica. Alla ripresa dei lavori parlamentari vengano presentate serie proposte bipartisan per la depenalizzazione di molti reati, riservare la custodia cautelare ai reati più gravi, incrementando l'istituto degli arresti domiciliari sotto la tutela del braccialetto elettronico, fornire incentivi economici e fiscali alle imprese che assumono detenuti in semilibertà o che hanno da poco scontato la pena, potenziare il personale di custodia senza dimenticare psicologi ed educatori. Ma soprattutto fate presto per evitare che il problema si risolva da solo, attraverso una allucinante catena di suicidi, dall'inizio dell' anno sono quasi cinquanta.

Achille della Ragione 



Questa è una lettera inviata da Achille della Ragione che è stato in carcere: il suo drammatico e breve soggiorno nelle nostre patrie galere ha fatto in modo che lui potesse, da professionista, vivere da vicino la crudeltà di queste istituzioni che non sono tanto diverse da quelle ottocentesche. Chi entra in carcere, oggi, può essere un grande nobiluomo o uno spacciatore, e ci entra venendo da un mondo civile, che di colpo viene cancellato per trovarsi in una specie di Inferno. Non per niente due donne e un uomo in carcere si sono appena uccisi: li vivere non si può più, e l'inferno non è previsto dalle leggi. Proprio per evitare questa vergogna, il signor Della Ragione ci dice che quest'anno si sono già suicidate almeno una cinquantina di persone chiuse in carcere. Ha seguito la visita ferragostana dei parlamentari, che quest'anno era attorno alle duecento persone, che entrando nei luoghi più abbandonati e medioevali, hanno trovato spazi invivibili, che anziché portare al recupero delle persone le spinge a darsi la morte. Con tutti i gravissimi problemi che questo nuovo governo deve affrontare e nella confusione incapace in cui si trova, non vedo proprio come possa davvero pensare a migliorare le carceri. Ci sono qui delle soluzioni ovvie, compreso il braccialetto elettronico e la custodia cautelare per i reati più gravi. Auguro che qualcuno l'ascolti, ma temo che i suicidi continueranno.

Natalia Aspesi