giovedì 5 aprile 2012

Le gioie del volontariato


16/4/2011

Sembra strano che in tristi tempi come quelli che viviamo, segnati da un tramonto dei valori religiosi, da un dissolvimento degli ideali politici, da un dominio incontrastato dell’edonismo e del consumismo più sfrenato, aumenti sempre più il numero di coloro che si dedicano con altruismo al volontariato, soccorrendo i più deboli ed i più sfortunati.
L’enorme carica di energia vitale che promana vigorosa da questa moltitudine di uomini e donne di ogni età, come un pollone spontaneo, è in grado di salvare il mondo, di colmare le ingiustizie più palesi, di permetterci di guardare al futuro con meno apprensione.
Solo chi lo pratica conosce le gioie del volontariato, la soddisfazione di essere utile al prossimo, di poter soccorrere chi ne ha bisogno, di dare un senso alla nostra vita.
Per chi non lo ha mai conosciuto e vuole avvicinarsi ad esso consiglio di farlo all’inizio in compagnia di qualche amico, si supera così più facilmente l’impatto che a volte può mettere in fuga i meno motivati, dando la penosa impressione di dover sopportare da soli tutto il male del mondo.
Giorno dopo giorno cresce poi una voglia irrefrenabile di fare qualcosa per gli altri ed il piacere di farlo.
Non si tratta di seguire precetti religiosi o vacui ideali, di conquistare meriti ultraterreni, bensì di agire spontaneamente per perseguire il bene.
Le soddisfazioni, ve lo assicuro, non si faranno attendere e saranno in grado di riempire il nostro animo di una gioia immensa.

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