martedì 3 aprile 2012

Ultra Cafonal il catalogo fotografico degli orrori


21/11/2010

Dopo il successo di Cafonal, l’astuto Roberto D’Agostino, l’inventore del sito gossip Dagospia ed il fotografo Umberto Pizzi, il re dei paparazzi, ci regalano un’altra strepitosa raccolta di foto, che ci descrivono impietose le miserie di una Roma godereccia e crapulona, dove politica e potere vanno a braccetto con l’unico scopo di divertirsi e fregare il prossimo. 
Se in passato si mormorava: “ Meglio comandare che fottere”, la regola oggi, per i vip, veri o presunti, è categorica: “ Vogliamo comandare e fottere”.
Tra le immagini riconosciamo volti noti della politica, della finanza, del cinema, della televisione, della nobiltà più o meno decaduta. Sono scatti tragici e comici ad un tempo, che vedono notabili dai ghigni patibolari accompagnati da dame plastificate dal volto inespressivo, mentre precipitano in caduta libera giù nel pozzo nero della volgarità più sfrenata e dell’arroganza più becera.
L’immagine che troneggia sulle altre è quella del medio alzato di Umberto Bossi che saluta i fotografi, lasciando la festa a villa Aurelia e poi un diluvio di sederi, tette e magna magna, botulini e riverenze, indecenze del potere in tutte le sue forme. Più che un libro sui vip queste foto rappresentano una colonscopia dell’Italia, con i coatti dei film di Verdone che appaiono dei veri lord a paragone degli uomini di potere, da quando si è perso il senso del ridicolo.
Un giorno sfogliando le foto di questo libro si comprenderà pienamente quanto cupi e patetici sono stati i nostri giorni tra nani e ballerine, potenti di destra e di sinistra, nordisti e sudisti, che brindano felici al nulla, sbirciando vogliosi in scollature abissali dove troneggiano totem di silicone, ma soprattutto orgogliosi di mostrarsi cafoni e ricchi, lubrici e bavosi, nell’accaparrarsi tutto il possibile, lasciando agli altri solo la possibilità di guardare.

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