domenica 16 marzo 2025

LE FONTANE DI NAPOLI

 

In copertina
La fontana del Sebeto
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Prefazione 

Le fontane di Napoli sono numerose, molto belle e costituiscono un'attrazione per i turisti. Molte fontane hanno condiviso la storia della città. La loro costruzione ebbe spesso non solo carattere di abbellimento, ma fino all'Ottocento, anche una necessità per l'approvvigionamento idrico della popolazione più povera. 

Di molte esiste solo il ricordo e lo scopo del libro è anche quello di indurre le autorità a farsi promotori di una conservazione più degna. 

Buona lettura  

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In 3^ di copertina
 La fontana di piazza Sannazzaro


Indice 

  • Prefazione 
  • La sirena Partenope e la fontana delle zizze 
  • La sirena di piazza Sannazaro
  • La fontana del Sebeto   
  • La Fontana Esedra - La fontana più grande di Napoli  
  • Fontana del Gigante  
  • La fontana del Nettuno 
  • La fontana del la Selleria  
  • La fontana di Monteoliveto  
  • La fontana del Formiello  
  • La fontana del carciofo 
  • La fontana del Belvedere  
  • La fontana del Tritone  
  • La fontana di Santa Lucia  
  • Le fontane della Scapigliata e del Capone 
  • La fontana della tazza di porfido 
  • La fontana del leone  
  • La fontana della Maruzza  
  • Fontane di piazza Mercato  
  • Fontana di San Gregorio Armeno  
  • La fontana degli incanti 
  • Fontana della Duchessa  
  • La fontana del marinaretto 
  • Fontane di Santa Chiara 
  • I chiostri di Santa Maria La Nova  
  • Chiostri della Certosa di San Martino  
  • Chiostro di Monteverginella 
  • Le fontane del chiostro di San Lorenzo Maggiore 
  • Le fontane dei chiostri dei Girolamini  
  • Le fontane del palazzo reale  
  • Chiostro di Santa Maria del Carmine 
  • Chiostro di Santa Teresa degli Scalzi  
  • Chiostro di Santa Maria Regina Coeli  
  • Chiostro dei Santi Marcellino e Festo


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In 4^ di copertina
La fontana delle zizze


sabato 15 marzo 2025

Chiostro di Santa Maria del Carmine

  


Il cosiddetto Chiostro degli affreschi, la cui originaria struttura gotica fu alterata da successive ricostruzioni verso la fine del ‘500, presenta alle pareti affreschi seicenteschi di Giovanni Balducci con Storie dei profeti Elia ed Eliseo e Storie di Santi carmelitani.

Nel mezzo dell’ala meridionale sorge una torretta con orologio settecentesco a quadrante in maiolica arabescata di scuola napoletana; di fronte a questo vi è una meridiana settecentesca. 

Al centro del chiostro, nel ‘700, c’era una peschiera oltre alla bella vasca marmorea e alle due statue femminili che ancora adesso si conservano. 

  

 


venerdì 14 marzo 2025

Chiostro di Santa Teresa degli Scalzi

  


L’antico complesso carmelitano di Santa Teresa degli Scalzi, dopo le soppressioni ottocentesche degli ordini religiosi, fu assegnato nel 1885 all’Educandato Regina Margherita sino al 1927, quando divenne sede dell’Istituto Paolo Colosimo per i non vedenti, che tuttora vi si trova.

Il chiostro piccolo è stato completamente coperto e adibito a sala interna, la cosiddetta Sala delle vendite, utilizzata anche come sala concerti. 

Il chiostro grande, a pianta rettangolare con splendido puteale in marmo e ornato da alcune essenze arboree, non presenta modifiche sostanziali se non la chiusura mediante finestre delle arcate.  

   



giovedì 13 marzo 2025

Chiostro di Santa Maria Regina Coeli

  


L’imponente chiostro del complesso di Santa Maria Regona Coeli, con lussureggiante giardino, su cui prospettano gli ambienti conventuali fu realizzato nel 1682 su progetto di Francesco Antonio Picchiatti; qui sono collocati i busti di San Vincenzo de' Paoli e di Santa Giovanna Antida Thouret, fondatrice dell’Ordine delle Suore di Carità di San Vincenzo de’ Paoli che tuttora occupano il monastero.

Il puteale di marmo posto al centro è molto particolare essendo contornato da quattro piccoli obelischi piramidali alternati a sfere di marmo. 

  



mercoledì 12 marzo 2025

Chiostro dei Santi Marcellino e Festo

  


Nel giardino all’interno del chiostro del complesso conventuale dei Santi Marcellino e Festo, tra piante d’importazione più o meno esotica, e piante appartenenti a quella che doveva essere la vegetazione del luogo al momento della fondazione altomedievale dei monasteri basiliani, vi sono elementi architettonici e scultorei di varie età e di varia provenienza: un’edicola circolare neoclassica con colonne ioniche, una piccola fontana cinquecentesca con quattro teste di cane scolpite nella pietra.

Dalla terrazza oltre il giardino si ha una bella veduta sull’Oratorio della Scala Santa, eretto su disegno di Luigi Vanvitelli nel 1772, cui si deve il cortile d’accesso con bel giardino a palme ornato da una fontana, che la particolare situazione orografica del sito pone ad un livello inferiore a quello del chiostro.

 


 

martedì 11 marzo 2025

Le fontane del chiostro di San Lorenzo Maggiore

 


Il chiostro del complesso monastico di San Lorenzo Maggiore, più volte ristrutturato fino ad assumere l’aspetto attuale, risalente al ‘700, di forma rettangolare con archi su pilastri, presenta un puteale in marmo e piperno di Cosimo Fanzago sormontato da una statua di San Lorenzo, emergente tra i resti dell’antico Macellum. 

La struttura circolare emersa poco distante dal puteale è stata identificata come la base di un piccolo tempio con colonne. La condotta e il canale di scarico dell’acqua dimostrano che nella zona centrale del tempietto vi era una fontana. 

   


 


lunedì 10 marzo 2025

Le fontane dei chiostri dei Girolamini

  


Il Chiostro minore del complesso dei Girolamini, costruito verso la fine del ‘500 su disegno di Giovanni Antonio Dosio, è a pianta quadrata su colonne di marmo ornato da venti archi a tutto sesto, sorretti da sedici colonne e otto semicolonne con al centro il puteale seicentesco in raffinato marmo bianco, un tempo alimentato dalle acque dell’acquedotto della Bolla. 

Notevole è la pavimentazione in cotto alternato a piastrelle in maiolica con fondo bianco e decorazioni blu. Particolarità delle mattonelle è che mentre queste rappresentano le otto punte dell’Immacolata, una sola è diversa dalle altre, rappresentando invece l’ordine di Malta.

L’ampio e magnifico Chiostro maggiore seicentesco, detto degli Aranci, cinto da pilastri di piperno e con un rigoglioso aranceto nella corte centrale, è posto ad un livello inferiore rispetto al portico. Al centro di ogni lato vi sono delle brevi scale di piperno con ringhiere in ferro battuto che consentono di raggiungere il giardino. Al centro del chiostro vi è un puteale, in passato anch’esso alimentato dall’acquedotto della Bolla.