giovedì 5 aprile 2012

Il grande disegno secondo Hawking


1/5/2011

Stephen Hawking è il più noto degli scienziati viventi. Inchiodato su una sedia a rotelle da decenni e costretto a comunicare col mondo attraverso un computer azionato dall’unico dito che riesce ancora a muovere, ha occupato per oltre trenta anni la cattedra prestigiosa di matematica che fu di Newton all’università di Cambridge. 
Egli nel suo ultimo libro cerca di dare una risposta agli interrogativi più drammatici che l’uomo si pone dalla notte dei tempi: Perché esistiamo? Chi ha creato il mondo? Quali leggi regolano l’universo?
Domande angoscianti che sono state appannaggio da sempre dei filosofi e che solo negli ultimi tempi sono divenute di competenza degli scienziati che hanno ricevuto il testimone della conoscenza. 
Nel libro l’illustre scienziato ci propone una nuova concezione dell’universo assai diversa da quella tradizionale e che francamente lascia sconcertati non solo i credenti, ma anche i liberi pensatori.
La vita è il prodotto di fluttuazioni quantistiche avvenute nei primi istanti di vita dell’universo e possono esistere molteplici universi apparsi tutti spontaneamente ed ognuno con proprie leggi.
Si tratta di un saggio rivoluzionario che cerca con un linguaggio relativamente accessibile di dimostrarci e con numerose illustrazioni come l’astrofisica sia oramai prossima a comprendere i segreti più reconditi della materia. 
Se accettiamo fino in fondo le teorie dell’autore, e come possiamo non farlo, siamo costretti a rivedere profondamente le nostre credenze più consolidate.
La lettura è difficile ma affascinante, non è certo il romanzo di evasione da leggere sotto l’ombrellone, ma non possiamo esimerci dal confrontarci con una delle più lucide menti che sia mai apparsa nella storia della civiltà.

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