mercoledì 4 aprile 2012

Via Costantinopoli, un’arteria da rivitalizzare


7/12/2010

Via Costantinopoli e piazza Bellini costituiscono un unicum affascinante nella tumultuosa ragnatela del centro storico di Napoli, una strada tranquilla che invita al passeggio, il cui tracciato fu realizzato al momento dell’ampliamento della cinta muraria della città, voluta dal viceré don Pedro di Toledo tra il 1533 e il 1547. Nacque così una lunga e nobile galleria di edifici, chiese, monasteri di grande valore, che ancora oggi rappresentano una delle mete più ambite per il turista che visita la città.
Alcuni grandi monasteri e chiostri si sono nel tempo trasformati in edifici pubblici. Il chiostro di San Giovanni Battista delle monache è sede dell’Accademia delle Belle arti, il monastero della Sapienza è divenuto il vecchio policlinico, palazzo Firrao è occupato dalla sede dell’Acquedotto, mentre il monastero della chiesa di S. Maria di Costantinopoli è sede di una scuola media frequentata tanto tempo fa da un illustre studente: il sottoscritto.
Via Costantinopoli non solo è ricca di monumenti, chiese e ricordi storici della città, ma è anche fervore di vita, di vivace e colorata animazione studentesca ed intellettuale e sede di numerose attività commerciali di carattere culturale come antiquari, librerie specializzate, botteghe di artigiani, dai battitori di ferro ai corniciai, inframezzata da antiche e famose pizzerie, dove si può gustare la più prelibata cucina napoletana e luoghi di intrattenimento come la Libreria Luna o i locali dell’editore Intra Moenia, dai quali cominciamo la nostra passeggiata.
L’elegante caffetteria di piazza Bellini nasce nel 1989 ad opera di Attilio Wanderlingh, estrosa figura di editore e manager olandese napoletanizzato, innamorato della città, per la quale si batte da tempo con una serie di encomiabili iniziative. Lo incontriamo per una chiacchierata, sorbendo un espresso servito con le fatidiche tre C, seduti nel suo accogliente locale, frequentato prevalentemente da giovani studenti ed intellettuali impegnati e sin dalle prime fasi si ricava l’impressione di un personaggio tutto teso alla ricerca di migliorare la vivibilità della strada, facendone un centro di periodiche fiere antiquarie, esposizioni di libri rari e di stampe antiche, allietate da concerti all’aperto, prendendo linfa ed ispirazione dalla vicinanza con il Conservatorio di San Pietro a Maiella. Iniziative che potrebbero sorgere più facilmente se si decidesse finalmente a chiudere la strada al traffico, premessa necessaria ad un’estesa pedonalizzazione del centro storico, che solo così potrà essere goduto da un numero sempre crescente di visitatori locali e forestieri. 
All’angolo della piazza, dove è presente la più affascinante testimonianza delle origini di Napoli con le antiche mura greche riemerse ad ammonire il distratto viandante sul glorioso passato della città, della quale molti hanno perduto la memoria storica, si trova l’antica bottega di antiquario della famiglia Errico, che da cinque generazioni si dedica con competenza e passione alla commercializzazione di oggettistica di grande pregio, anche se è in grado di offrire articoli raffinati per tutte le borse. Una costante della famiglia Errico, la cui storia è ricordata nel famoso libro di Romualdo Marrone sulle strade di Napoli,  è stata quella di presentare accanto a testimonianze del passato anche opere di artisti contemporanei, per cui si può ammirare e scegliere da una vasta selezione di lavori di giovani pittori e scultori, maestri ed alunni della vicina Accademia delle Belle arti, il tutto a prezzi molto interessanti.
Altra bottega interessante  è quella di Vincenzo Grossi, che si incontra poco più avanti percorrendo sulla destra via Costantinopoli. Anche lui ci riceve con il figlio Alessandro, caratteristica di tutti gli antiquari della zona, che tramandano la loro attività, dando così l’opportunità di lavorare ai giovani.
E siamo giunti in prossimità del regno della libreria Regina, una delle più famose d’Italia del settore. A riceverci è la signora Concettina, la gentile e competente padrona di casa, che dal 1945 dirige col marito la celebre bottega, ove accanto a libri rari e stampe pregevoli si possono trovare,  e sono rarissimi, antichi spartiti musicali e vecchie carte geografiche. Nella “antiqua libreria” è facile incontrare personalità di fama nazionale ed internazionale: ministri, senatori, gente di spettacolo, musicisti, giornalistici, critici d’arte ed anche gente comune, come neobibliofili e curiosi che vengono attratti irresistibilmente dal buon odore dell’antico e dal colore del tempo che fu, il quale traspare dalle vetrine della libreria.
Continuando il nostro giro entriamo nell’elegante negozio di Antonio Affaitati, anche lui in compagnia del figlio Giuseppe col quale si è giunti alla quinta generazione. Membro del consiglio direttivo dell’associazione napoletana degli antiquari ci intrattiene a lungo sulle difficoltà in cui versa la nobile strada e sulle iniziative di cui si è fatto promotore per farla risorgere agli antichi splendori.
Concludiamo la nostra passeggiata  visitando la più antica libreria della strada, posta di fronte alla chiesa di S. Maria di Costantinopoli, così ricca di ricordi e così poco conosciuta dai napoletani. Il tempio della cultura è stato a lungo il regno incontrastato del decano e maestro dei librai napoletani, il saggio don Luigi Lombardi ed oggi il testimone è passato al figlio Antonio, che offre un amplissimo repertorio di volumi antichi importanti e rari, splendide stampe e con cadenza trimestrale un esauriente catalogo che fa il giro d’Italia fra i bibliofili più incalliti, i quali  si contendono a colpi di bigliettoni e sul filo del tempo i testi più rari. 
Ricordo, quando ero ricco, che ero riuscito dalla tipografia dove si stampava il catalogo ad averne in visione le bozze per poter ordinare, in anteprima assoluta, i libri, soprattutto d’arte, che mi interessavano. Che emozione ogni qual volta riuscivo a comprare un testo inseguito da anni, quante decine, se non centinaia, di milioni spesi, ma la soddisfazione intellettuale ha ripagato il notevole sacrificio economico.
Alcuni cataloghi in passato hanno dato luogo a delle vere e proprie aste, come nel 1999, quando in occasione del bicentenario della rivoluzione napoletana fu offerta ai bibliofili una interminabile serie di titoli.
Nella libreria Lombardi si possono reperire sempre i classici dell’editoria napoletana dalla raccolta di Napoli nobilissima voluta da Benedetto Croce ai saggi storici e filosofici di Giannone e Cuoco.
Il recupero di via Costantinopoli alla dignità goduta per secoli passa necessariamente attraverso la pedonalizzazione; una decisione che a Napoli, paese di automobilisti incalliti, appare poco meno di una bestemmia. 

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