5/2/2007
Mentre il bilancio dello Stato affonda sempre più, alcune ricche regioni del Nord hanno previsto che il Viagra diventi mutuabile.
Siamo del parere che il farmaco non sia per niente pericoloso, purché non si sbagli il dosaggio, il luogo, ma soprattutto la partner con cui godere dei noti effetti tumescenti.
Quando il prodotto comparve sul mercato i mass media orchestrarono una massiccia campagna denigratoria, cercando di far passare per veri alcuni assiomi rivelatasi poi del tutto falsi:
1) La pericolosità della sostanza, soprattutto per i malati di cuore.
2) Il nessun effetto sui soggetti normodotati.
Viceversa tutte le statistiche successive hanno dimostrato trattarsi di un farmaco utile per i soggetti coronaropatici (non dimentichiamo che si tratta di un potente vasodilatatore), ad eccezione dei pazienti trattati con nitroglicerina, il famigerato cerotto, che oramai i cardiologi più illustri, Attilio Maseri in testa, ritengono di nessuna efficacia, mentre negli uomini normali coadiuva a rendere l’erezione più valida e prolungata.
Una vera e propria panacea per gli uomini, giovani o attempati, ma potrebbe avere effetti apprezzabilissimi anche per le loro abituali compagne. Purtroppo il prodotto viene rigorosamente adoperato fuori dalle mura domestiche, complici le centinaia di migliaia di giovani straniere, dalle forme acconce e dai facili costumi, che da alcuni anni hanno invaso l’Italia alla spasmodica ricerca di un uomo da buggerare, contribuendo vistosamente allo sfascio di decine di migliaia di matrimoni, anche, a volte, collaudati da numerosi lustri passati assieme.
Invitiamo perciò tutte le donne, elettrici e contribuenti a sollecitare le parlamentari del gentil sesso a proporre un disegno di legge, che preveda, oltre alla ricetta del medico, la prescrizione anche della moglie.
Ed infine attenzione al costo del prodotto, che in Italia è commercializzato ad un prezzo circa dieci volte superiore a quello praticato sul mercato internazionale.
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