7/5/2010
I costi della casta non incidono solo in termini di denaro sperperato del contribuente per mantenere una flotta di circa 600.000 vetture(il numero esatto è segreto di Stato) con autisti annessi, carburante e riparazioni, ma soprattutto quando si stabiliscono regole separate per gli utenti di questo anacronistico servizio, come l’emendamento approvato in Senato, il quale prevede che gli autisti dei politici non perdano punti dalla patente in caso di infrazioni particolarmente gravi.
Non più soltanto sgommate inutili e latrati di sirene ingiustificati, da domani le auto blu potranno correre a velocità folle senza rispettare la segnaletica, diventando un pericolo pubblico autorizzato. Ed è solo l’inizio fra poco chiederanno il processo breve per il sorpasso in curva ed il legittimo impedimento per la sosta in terza fila.
Un privilegio assurdo da regime sovietico, dove almeno le auto dei potenti utilizzavano una corsia riservata.
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