giovedì 29 marzo 2012

Oltre il mare, una mostra interessante

21/9/2009


Seguendo una  consuetudine molto apprezzata da collezionisti ed amanti dell’arte, la galleria Napoli nobilissima, con sede  in piazza Vittoria, ha organizzato una mostra di dipinti di pittori dal Seicento ai nostri giorni, legati da un interesse verso il mare e soprattutto, per immortalare degnamente l’iniziativa, ha predisposto un elegante catalogo con schede esplicative, che non potrà mancare nella biblioteca degli appassionati.
Sono in mostra perciò celebri specialisti di natura morta come Giuseppe e Giovan Battista Recco, oltre ad Andrea Belvedere, famosi paesaggisti come Salvator Rosa ed Agostino Tassi, giganti della pittura quali Giordano, Coccorante e De Matteis, fino a comprendere una scelta di artisti contemporanei, in linea con una nuova tendenza antiquariale, che, sotto la pressione del mercato, opera una saggia contaminazione tra antico e moderno.  
Per secoli il mare a Napoli, ha rappresentato per gran parte della popolazione l’unica fonte di nutrimento. Le barche dei pescatori partivano all’alba e, se tornavano piene, vi era da mangiare per tutti, altrimenti la fame. 
Una intera generazione di generisti ha fissato sulla tela il pescato, ancora luccicante e nessuno come Giuseppe Recco(fig. 1 – 2) ha saputo descrivere quel delicato confine tra la vita e la morte con scorfani e sogliole agonizzanti in preda ad una crisi di anossia. E sempre agli abitanti del mondo sommerso sono dedicati i quadri dello zio Giovan Battista(fig. 3 – 4) e di Andrea Belvedere(fig. 5), abile descrittore di fiori, ma con incursioni anche tra pesci e molluschi.




Paesaggisti del calibro di Salvator Rosa(fig. 6) e di Agostino Tassi(fig. 7 – 8)  hanno realizzato splendide marine e navi pronte all’imbarco, mentre, nel secolo successivo, Coccorante(fig.9) diventa specialista nel dipingere marosi inquieti e cieli corruschi.




La mitologia marina trova una delle sue più alte espressioni nel Trionfo di Galatea e sullo stesso tema si esprimono sia Giordano(fig. 10) che De Matteis(fig. 11), maestro ed allievo, in una nobile gara ideale per il quadro più bello.


Trevisani ci mostra Cristo che salva San Pietro da un mare in tempesta(fig. 012), mentre Van der Kabel ci offre una placida Veduta di un porto mediterraneo(fig. 13).


Stupefacente, forse la più bella tela della rassegna, l’Eruzione del Vesuvio(fig. 14) vista dalla Marinella del Serritelli, eseguita nel 1872.
E per finire un tributo agli artisti moderni con le Cattedrali(fig. 15) di Pizzi Cannella e Paesaggio all’alba di Waschimps.



Foto di Dante Caporali

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