venerdì 17 novembre 2023

Quattro dipinti da ammirare

 

Fig.1 - Elettra Carignani di Novoli -
 Fiori sgargianti

I dipinti di cui parleremo  (figg.1-2-3) sono opera di un'abile bambina, Elettra Carignani di Novoli, che ama rappresentare la realtà come la percepisce e cerca di trasmettere agli altri le sue sensazioni. Spesso si ascoltano giudizi del tipo: "L'arte contemporanea non la capisco, non mi piace non mi desta alcuna emozione, ha abbandonato la ricerca della bellezza, probabilmente non è arte ma solo una presa in giro". 

Fig.2 - Elettra Carignani di Novoli -
Fiori profumati

Noi nel giudicarli ci atterremo ad un antico proverbio che afferma:  "Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace" ed a noi questi quadretti piacciono molto, in particolare i primi due che rappresentano dei fiori, rappresentati con amore, con precisione e con un armonico gioco di colori tale, che quando ci siamo avvicinati ne abbiamo percepito il profumo.

Fig.3 - Elettra Carignani di Novoli -
Paesaggio autunnale

Il terzo dipinto, ricco di un cromatismo sgargiante, raffigura un paesaggio autunnale, in cui spiccano alte cime ricoperte di vegetazione ed è stato dedicato ai suoi nonni: Elvira ed Achille a cui lei vuole un bene infinito, ricambiato in eguale misura. 

Concludiamo in bellezza con un quarto dipinto (fig.4),  opera di Tiziana, mamma della bambina e figlia dei due nonni 

 

Fig.4 - Tiziana Carignani di Novoli -
Pappagallo parlante

Esso rappresenta un pappagallo dal becco debordante ed ogni notte, da quando lo ho appeso ad una parete della mia camera da letto, di notte parliamo dei più svariati argomenti e lui dimostra una profonda saggezza 

Achille della Ragione

 

Elettra con nonna Elvira 

 


mercoledì 15 novembre 2023

Due capolavori inediti di De Matteis

 

fig. 1 - Paolo De Matteis -
Sposalizio della Vergine - (63 x 78) -
 Italia collezione Auricchio

Abbiamo avuto la fortuna di poter ammirare due capolavori inediti di Paolo De Matteis conservati nella collezione Auricchio, entrambi di pari dimensioni (63 per 78 cm) e di soggetto religioso.
Il primo dipinto (fig.1) raffigurante Lo sposalizio della Vergine, o sposalizio di Maria e Giuseppe, un episodio della tradizione cristiana che ricorda le nozze tra la vergine Maria e san Giuseppe, tradizionalmente festeggiato nella Chiesa cattolica  il 23 gennaio, ci colpisce per la solennità dei personaggi raffigurati.
L'impeto barocco tende a stemperarsi egli cambia le composizioni adattandole a schemi frontali, chiusi, riduce i voluminosi panneggi, attenua il pathos delle slargate forme giordanesche, raffredda il cromatismo. chiusi, riduce i voluminoso panneggi, attenua il pathos delle slargate forme giordanesche e raffredda il colore.
Il secondo dipinto (fig.2) raffigura uno scenario frequente nella pittura italiana. L'iconografia del Matrimonio mistico deriva da un testo medievale che descrive la conversione al cristianesimo di Caterina d’Alessandria. Il testo racconta come, dopo esser stata battezzata, la giovane abbia avuto una visione: nel cielo, tra angeli e santi, le apparvero la Madonna con in grembo il bambino Gesù, il quale infilò al dito di Caterina un anello, facendola sua sposa.
Come nella maggioranza dei dipinti di soggetto analogo, i tre protagonisti dell’episodio sono circondati da alcuni santi, viceversa nel dipinto in esame vi sono tre simpatici angioletti, che troviamo identici in altri quadri del De Matteis.


fig. 2 - Paolo De Matteis -
Matrimonio mistico di S. Caterina - (63 x 78) -
Italia collezione Auricchio


Concludiamo con qualche notizia biografica.

L’allievo più importante partorito dalla costola del Giordano è Paolo De Matteis, che seppe evolvere il Barocco del suo maestro in una lieta e diafana visione, arcadica e classicistica; a lui il De Dominici, riconoscendone la statura, dedicò una trattazione a parte nelle sue celebri “Vite”. La critica negli ultimi decenni ne ha scandagliato più a fondo lo stile e la personalità e l’artista oramai è emerso come il più esemplare precorritore dei tempi moderni e come il più significativo battistrada della nuova pittura napoletana prima dello scadere del secolo. Oggi il De Matteis occupa un posto di primo piano nel panorama delle arti figurative partenopee di fine secolo ed ha superato in bellezza il giudizio poco lusinghiero che ebbe nei suoi riguardi la Lorenzetti, la quale, nello stilare il catalogo della mostra su tre secoli di pittura napoletana nel 1938, lo definì stanco ripetitore dei modi del Giordano ed emulo impari del Solimena. Gli studi più recenti collocano la sua figura in maniera originale ed indipendente a confronto dei due «campioni» della cultura figurativa napoletana tra Seicento e Settecento; anzi, riguardo ai suoi rapporti col Solimena, gli studiosi riconoscono unanimemente che il De Matteis con grande anticipo avviò un discorso di classicizzazione dell’esperienza barocca. Il Solimena infatti accrebbe, con lo studio dei modi pittorici del De Matteis, l’interesse verso quei canoni proposti dal Maratta, cui aveva spiritualmente già aderito, attraverso la frequentazione di circoli letterari napoletani.
Per chi volesse approfondire l’autore ed ammirare centinaia di foto a colori dei suoi dipinti consigliamo di consultare la mia monografia sull’artista (fig.3) digitando il link
http://www.guidecampania.com/dellaragione/articolo15c/index.htm


fig.3 - monografia su De Matteis



sabato 11 novembre 2023

Sentenza esemplare del tribunale di Strasburgo

 


L'avvocato Francesco Conti ci ha comunicato che dopo circa 10 anni di attesa finalmente la Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo ha emesso la sentenza definitiva sul caso del celebre ginecologo Achille della Ragione, condannato a 10 anni di reclusione ed oggi assolto in via indiscutibile con sentenza che diventerà a breve esecutiva anche in Italia. Vi erano buone speranze già quando il ricorso davanti alla Corte dei Diritti dell'uomo, fu accettato, perché capita a meno del 3% dei ricorsi. La Corte - ha poi concluso il legale del ginecologo - ha recepito nel corso del procedimento ben otto violazioni del diritto di difesa.

Appena la sentenza verrà pienamente accolta dalla giurisprudenza italiana, cominceranno i guai finanziari per lo Stato, che, a richiesta del danneggiato, gli dovrà versare circa 800 mila euro.

Il professor della Ragione, oltre ad un cervello straripante, possiede un cuore nobile (per quanto gravemente malato) per cui ha deciso che, dopo aver acquistato la prima pagina di tutti i quotidiani italiani, i quali pubblicheranno il testo integrale della sentenza, il resto dei soldi andrà elargito equamente a: Madre Teresa di Calcutta (di Napoli). Al Piccolo Cottolengo che ha sede presso la chiesa di Donnalbina. All'Istituto dei ciechi Colosimo.

Giustizia è fatta, ma nessuno potrà far dimenticare ad Achille il calvario subito e gli anni di vita strappati a lui ed alla sua famiglia.

il Roma 3 ottobre 2012
il Mattino 3 Ottobre 2012