venerdì 30 marzo 2012

La pillola contraccettiva

13/12/2009

La scoperta della pillola contraccettiva ad opera del dottor Pincus va considerata una delle più importanti della storia dell’umanità, perché ha liberato la donna dalla secolare schiavitù delle gravidanze indesiderate ed ha limitato sensibilmente il ricorso all’aborto volontario.
Dalle prime esperienze negli anni Cinquanta ad oggi la pillola ha subito una notevole riduzione degli effetti collaterali(nausea, fastidio al seno, aumento di peso) a volte  presenti nel passato e  oggi quasi completamente scomparsi.
Le pillole più recenti sono assunte con una nuova tecnica di somministrazione, che permette di diminuire la quota di farmaco ed azzerare i disturbi collaterali. 
Il rischio di gravidanze indesiderate durante l’uso della metodica è vicino a 0 ed è legato principalmente ad errori di assunzione o ad alcuni farmaci assunti contemporaneamente, che ne diminuiscono l’efficacia.
Le pazienti che tendono a dimenticarla non sono adatte a questa tecnica contraccettiva, perché basta saltare una sola pillola per correre seri rischi di una gravidanza indesiderata, situazione che può essere aggravata dalla circostanza che talune volte il ciclo si presenta egualmente(falsa mestruazione).
Somministrazione – La tecnica di assunzione è ormai standardizzata: si prescrive alla donna una pillola al giorno iniziando dal 1° giorno di mestruazione e proseguendo per 21 giorni. Si inizierà il successivo ciclo dopo una pausa di sette giorni, durante i quali compaiono le mestruazioni e si continuerà nei mesi seguenti con le stesse modalità. La sicurezza contraccettiva è certa già dalla prima pillola assunta. 
Bisogna consigliare alla donna di prendere la pillola la sera prima di coricarsi, suggerendole di associare l’assunzione ad un gesto consueto(lavarsi i denti, spogliarsi) ed invitando il partner, se convivente, a collaborare nei primi tempi, affinchè non vi siano dimenticanze. Nel caso di dimenticanza di una pillola alla sera, se ne potranno prendere due il giorno successivo: una al mattino e una alla sera; se viceversa la dimenticanza supera le 48 ore può intervenire la mestruazione; altrimenti si consiglierà alla paziente di continuare il trattamento per non interferire sulla regolarità del ciclo, adottando però delle precauzioni, perché l’ovulazione può lo stesso verificarsi.
Se la dimenticanza avviene nella seconda metà del ciclo il rischio di gravidanza è minimo. Nei casi in cui alla sospensione non faccia seguito entro qualche giorno la mestruazione è opportuno eseguire un test di gravidanza, informare il ginecologo ed attendere il ripristino del ciclo.
Interruzione periodica – Per lungo tempo si è pensato che la somministrazione della pillola non potesse essere continua, ma necessitasse di pause durante le quali l’organismo si “riposava”;  viceversa essa può essere assunta per periodi molto lunghi, ad ogni modo è prudente un’interruzione ogni anno per un mese per accertarsi del ripristino spontaneo del ciclo.
Effetti collaterali positivi e negativi – Sono molto ridotti e possono dividersi in positivi e negativi.
Tra i primi sono da considerare: 
1) Regolarizzazione del ciclo.
2) Scomparsa del dolore mestruale
3) Beneficio sull’acne e sulla peluria superflua.
Tra quelli negativi vanno segnalati:
1) Nausea e vomito compaiono di rado e spesso sono presenti soltanto durante il primo mese di somministrazione.
2) Depressione, rara e solo in soggetti predisposti.
3) Modificazione della libido. Spesso effetto di suggestione.
4) Aumento del peso corporeo; è l’effetto collaterale più temuto dalle donne, è dovuto alla maggiore imbibizione dei tessuti e scompare con l’interruzione del trattamento. In alcune donne ci può essere a volte invece diminuzione del peso, se si adoperano prodotti a clima progestinico prevalente. Alle variazioni di peso a volte si accompagnano modesti fenomeni di cellulite.
5) Perdite di sangue intermestruale, spesso sono imputabili ad una non corretta assunzione del contraccettivo ad orari sempre diversi, è facile farle scomparire aumentando il dosaggio della pillola.
6) Amenorrea post pillola; è una sindrome caratterizzata da iperprolattinemia(aumento di un ormone nel sangue) e galattorrea(secrezione lattea). Compare eccezionalmente e necessita di un’opportuna terapia.
7) Turgore mammario, è frequente soprattutto nel primo ciclo e nelle donne giovani, si accompagna a senso di lieve dolorabilità e modesto aumento volumetrico, spesso ben accetto.
8) Cefalea, se compare è un sintomo da prendere in seria considerazione, si impone l’interruzione del trattamento ed una diagnosi esatta del disturbo
9) Pesantezza alle gambe, è frequente nelle donne predisposte, affette da alterazioni venose (varici). In genere se sono presenti grosse vene varicose è preferibile indirizzarsi verso i dispositivi intrauterini. 
Effetti sistemici
Sul fegato – Sconsigliato l’uso della pillola in soggetti che hanno sofferto di recente di epatite virale o che presentano grossi calcoli nella cistifellea.
Sul metabolismo degli zuccheri – Nelle donne diabetiche è sconsigliabile l’uso della pillola ed una certa prudenza va adottata nelle pazienti con antecedenti in più di un familiare di diabete.
Sulla pressione arteriosa – A volte il contraccettivo agisce come rilevatore di una predisposizione all’ipertensione.
Sull’apparato cardiovascolare - Rappresenta il più temuto tra gli effetti collaterali, oggi fortunatamente rarissimo con i dosaggi molto bassi dei prodotti dell’ultima generazione. Bisogna prevenire questa possibilità evitando l’associarsi dei fattori di rischio: età vicina alla menopausa, fumo, ipercolesterolemia, diabete, ipertensione.
Sulla coagulazione – Le pillole odierne non modificano in maniera significativa i fattori della coagulazione, per cui le complicanze tromboemboliche sono oggi praticamente scomparse.
Sul metabolismo dei grassi – Un aumento del colesterolo o dei trigliceridi è molto raro, sono da controllare ogni anno le pazienti fumatrici oltre i trentacinque anni.
Sugli occhi – Bisogna evitare l’uso degli estro progestinici in pazienti con pregresse trombosi retiniche e nelle donne affette da miopia di forte entità.
Sull’apparato uditivo – Se compare una sordità improvvisa, evenienza rarissima, il farmaco è da interrompere immediatamente.
Sulla pelle – Relativamente frequente nei mesi estivi e nelle pazienti che si espongono al sole eccessivamente è la comparsa di una pigmentazione scura della pelle. Nelle pazienti predisposte, oltre all’adozione di creme solari a schermo totale, è consigliabile, se possibile, eseguire l’interruzione annuale di un mese durante l’estate.
Sintomi che richiedono una consultazione medica urgente: disturbi della vista, della sensibilità in alcune partì del corpo, della parola; ittero (colorito giallo della pelle e degli occhi); dolore toracico improvviso; forte cefalea persistente, dolore alle gambe; difficoltà nell'orientamento spazio-temporale o di concentrazione. 
Bisogna poi sfatare la paura, assolutamente ingiustificata, che la pillola possa favorire l’insorgenza del cancro, anzi le donne che praticano la contraccezione ormonale, per i controlli clinici e di laboratorio a cui sono sottoposte periodicamente, sono in grado di diagnosticare eventuali patologie neoplastiche a carico dell’apparato genitale  e delle mammelle con grande anticipo e quindi con possibilità di terapie risolutive. 
Interazione con altri farmaci – La somministrazione contemporanea di alcuni farmaci può ridurre la sicurezza contraccettiva. Un prodotto in grado di annullare l’effetto della pillola è la rifampicina(Rifadin), un antibiotico spesso adoperato nelle infezioni urinarie. Anche alcuni anticonvulsionanti ed analgesici sono in grado di ridurre l’effetto anticoncezionale. Il segnale che può mettere in allarme la donna è la comparsa di perdite intermestruali durante l’assunzione di un medicinale.
Riepilogando possiamo stabilire: 
Controindicazioni assolute – Antecedenti trombo embolici, epatopatie gravi, cardiopatie trombogene, neoplasie maligne, diabete, nefropatie gravi, iperlipidemie, epilessia
Controindicazioni transitorie – Gravidanza, allattamento, interventi chirurgici programmati, emorragie genitali da diagnosticare.
Controindicazioni relative – Obesità, gravi varicosità agli arti inferiori, forti fumatrici, distrofie ovariche e mammarie, fibromi uterini, tendenza a dimenticare la pillola, avversione psicologica.
Controlli periodici – La sorveglianza della paziente comincia con la prescrizione, prima della quale, oltre all’anamnesi (raccolta di notizie) è necessario eseguire una visita ginecologica, integrata dalla palpazione delle mammelle, dalla citologia vaginale(pap test) e dalla misurazione della pressione arteriosa. Utile è una ecografia pelvica ed il dosaggio della glicemia, dei trigliceridi, del colesterolo e delle transaminasi.
Dopo tre mesi è opportuna, per valutare gli eventuali effetti collaterali, una visita di controllo durante la quale misurare peso e pressione. In seguito sono sufficienti dei controlli annuali, durante i quali si ripeterà il pap test ed alcune analisi di laboratorio.
L’abbandono della metodica nelle donne ben seguite è molto basso per cui si deve concludere che la pillola oggi deve essere considerata il mezzo contraccettivo più fisiologico e sicuro(assieme alla spirale) e, scomparsi quasi del tutto gli effetti collaterali negativi, si avvicina sempre più al contraccettivo ideale.
Grazie ad essa è stato fortemente ridimensionato il ricorso all’aborto e le gravidanze indesiderate.

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