domenica 5 gennaio 2014

Consigli di lettura

di Marina della Ragione




Bisogna trovare il tempo per dedicarsi a piacevoli, anche se raramente istruttive letture.
Invece di scegliere best seller vacui e di infimo livello culturale, vorremo consigliare una rilettura di classici immortali, rivisitati con occhi disincantati e con un nostro moderno commento.
Partiamo dal libro più venduto e letto al mondo: la bibbia, la cui lettura, con spirito laico, può entusiasmare perché vi è tutto quello che si richiede ad un libro di evasione: dal sesso, tantissimo (ed a tal proposito consigliamo di consultare su Internet il breve saggio, riccamente illustrato, "Il sesso perverso nella Bibbia" uscita sulle pagine della gloriosa rivista scena illustrata) adulteri, sodomia, omicidi, incesti, guerre, correlativi massacri e scusate se è poco. L'episodio di Sodoma e Gomorra con i gay (ante litteram) che vogliono circuire i due angeli e degna della penna di Rabelais, le avventure di Noe' ricordano le più entusiasmanti pagine di Salgari, mentre la fuga dall'Egitto ha ispirato i migliori registi, che ne hanno ricavato film memorabili. La divina commedia con 100 cantiche può indurre ad una sorta di timore reverenziale, anche per i patiti di Ken follet, in grado di digerire un mattone di 1000 pagine, ma nonostante alcune noiose nozioni di astronomia e certi barbosi giudizi teologici, alcuni mortali episodi come quelli di Paolo e Francesca, di Ulisse, del conte Ugolino, si leggono con passione e si è tentati ad impararli a memoria. L'inferno è pieno di erotismo, truculente spietate da far impallidire il marchese De Sade e frasi scurrili, che sembrano uscite dalla bocca di un adolescente di buona famiglia. Più lento il purgatorio ed ancora più il paradiso, infarcito di salvezza dell'anima, visione celestiale ed accorate preghiere, che fanno sorridere un lettore secolarizzato, il quale viene però avvinto dalla forza dei versi, espressi con un incalzare di terzine dalla metrica perfetta. Il Don Chisciotte del Cervantes racconta delle gesta di un gentiluomo spagnolo in lotta contro le ingiustizie del mondo e del suo servo fedele, che accompagna il suo padrone nelle sue peripezie cavalleresche. Don Chisciotte viene raffigurato come un matto, mentre il domestico è un umile giovanotto, dotato di molto buon senso ed impegnato a smontare le fantasie del suo padrone. Il lettore non tarderà ad identificarsi con lui, ma nel frattempo potrà godere di un susseguirsi di colpi di scena e di numerose vicende comiche e divertenti. I promessi sposi del Manzoni, con la scusa di raccontare la travagliata storia d'amore tra Renzo e Lucia, incappati tra le brame sessuali di un signorotto locale, quelli birbantone di Don Rodrigo, ci fornisce un quadro indimenticabile dell'Italia nel seicento, devastata dalla peste, in preda alle ingiustizie sociali, ma con la provvidenza che alla fine mette tutto a posto e nel frattempo ci induce a malinconiche riflessioni sulle debolezze umane e sui vizi pubblici, che ancor prima che esistesse l'Italia, assurgono al rango di vizi nazionali.
E concludiamo con l'amante di Lady Chatterley di Lawrence, un libro, a lungo vietato, che ci fa respirare un soffio vivificante di aria fresca, pulita, nel torbido firmamento dell'eroticomania contemporanea, fatto di copie multiple, che si accoppiano e scoppiano con regolarità impressionante dove un film se vuole creare attenzione e curiosità deve raccontare la storia di una donna, correttamente vestita, regolarmente sposata con un impiegato del catasto e soddisfatta sessualmente, Al punto che la sua vicenda potrebbe essere descritta sulle caste pagine di Famiglia Cristiana. Il romanzo è una love story limpida e pulita eppure faceva eccitare le nostre nonne la trama è lineare: una nobildonna annoiata della routine familiare si innamora del suo guardiacaccia, proveniente da un mondo agli antipodi del suo. Tra loro sboccia un sentimento puro, fatto di sesso solidamente ancorato alle leggi biologiche. Un libro che dovrebbero leggere i giovani, i quali avrebbero una visione più serena della vita, di sentimenti genuini oggi scomparsi. Nello stesso tempo potenziali lettrici sono le spose frustrate ed irrequiete, ma anche le rare mogli felici ed i mariti alla ricerca di una ridefinizione dei rapporti coniugali. Le pagine scorrono limpide, sgorgano da un Polmone spontaneo e permettono di trovare un senso al rapporto sentimentale ed a rinvigorire una convivenza divenuta astiosa e priva di quei valori elementari oramai smarriti. Non da' fastidio al racconto l'abuso di manierismi decadenti ed i residui di una suddivisione della società in classi, ne' la descrizione delle scene erotiche, Che risente delle consuetudini della pruderie vittoriana. Il libro irradia una potenza di immagine e di sentimenti, ma nello stesso è intriso di un romanticismo accattivante e dovrebbe essere obbligatoria, come caldeggiava Umberto Eco, la sua lettura nelle scuole medie, per rammentare ai ragazzi che, nonostante lo incalzare di un erotismo debordante ed ubiquitario, dai cartelloni pubblicitari alla televisione, anche oggi esistono valori eterni ed incorrotti come la vita, la natura ed il sesso, pabulum indispensabile dell'amore. 





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