venerdì 24 gennaio 2014

Un filosofo morale

Roberto Esposito

Roberto Esposito nato a Napoli nel 1950, è uno dei più importanti filosofi italiani, specialista di filosofia morale e politica.
Italianista di formazione (si pensi in particolare ai suoi studi su Machiavelli), Roberto Esposito insegna Storia delle dottrine politiche e Filosofia morale all'Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze e di Napoli, oltre che alla Facoltà di Scienze politiche dell’Istituto Orientale di Napoli, di cui è stato direttore del Dipartimento di Filosofia e Politica. Condirettore della rivista « Filosofia Politica » sin dalla sua fondazione nel 1987, è uno dei membri fondatori del centro per la ricerca sul lessico politico europeo, la cui sede si trova a Bologna.
Consulente editoriale e scientifico della rivista «MicroMega», dirige la collana di filosofia politica Teoria e Oggetti delle edizioni Liguori, la collana Storia e Teoria Politica delle edizioni Bibliopolis, entrambe di Napoli, la collana Comunità e Libertà delle edizioni Laterza e codirige la collana Per la storia della filosofia politica per l'editore Franco Angeli di Milano. Occupa, inoltre, la funzione di consulente di filosofia per la casa editrice Einaudi di Torino. Infine, è membro del comitato scientifico internazionale del Collège international de philosophie di Parigi. I suoi libri sono tradotti in francese, inglese, portoghese, spagnolo e tedesco.
Il presupposto della sua ricerca filosofica è che il lessico tradizionale della politica si è esaurito e che sia necessario trovargli nuove formulazioni. Non si tratta, tuttavia, di abbandonare definitivamente le parole della filosofia politica occidentale, ma di coglierle da un punto di vista storico e teorico in modo da evidenziare i loro aspetti finora «impensati». Ne risulta un certo numero di interpretazioni che si trovano all'incrocio di diversi campi concettuali e linguistici: filosofia, antropologia, letteratura, teologia.
Attraverso l'analisi delle categorie politiche elaborate dai classici del pensiero moderno e contemporaneo, da Machiavelli a Carl Schmitt, da Hannah Arendt a Simone Weil, e da Georges Bataille a Leo Strauss, Roberto Esposito ha sottolineato i limiti del politico, in quanto organizzazione che si confronta necessariamente con il carattere irriducibile della forma vivente.
La sua trilogia, Communitas, Immunitas e Bios, è del tutto rappresentativa di un pensiero che, in Francia per esempio, è consonante con le ricerche di Jean-Luc Nancy, con il quale ha collaborato a più riprese.
Communitas è un tentativo concettuale di ridefinire l'idea di comunità, al di fuori di ogni riferimento ai comunitarismi passati e presenti, privilegiando piuttosto gli autori – da Rousseau a Kant e Heidegger – in cui prevale una concezione della comunità in quanto legge comune dell'«essere insieme», ma anche la coscienza tragica di ciò che contiene di irrealizzabile da un punto di vista politico.
Immunitas è una lettura biopolitica dei conflitti in seno al «corpo sociale». Questo libro persegue il lavoro di scavo teorico cominciato in Communitas e pone la categoria dell'immunità al centro di questa riflessione su ciò che disgrega la società e come politicamente quest'ultima si difende.
Bios è una rilettura, a partire dall'opera di Michel Foucault, della storia del pensiero biopolitico alla luce del concetto d'immunità, essendo l'immunitas una «protezione negativa della vita»: è una messa in questione della filosofia stessa.
Ha scritto numerosi saggi
Vico e Rousseau e il moderno Stato borghese, Bari, De Donato, 1976
Ideologie della neo-avanguardia, Napoli, Liguori, 1976
Il sistema dell'indifferenza: Moravia e il fascismo, Bari, Dedalo, 1978
La politica e la storia. Machiavelli e Vico, Napoli, Liguori, 1980
Divenire della ragione moderna. Cartesio, Spinoza, Vico, con Biagio De Giovanni e Giuseppe Zarone, Napoli, Liguori, 1981
Ordine e conflitto. Machiavelli e la letteratura politica del Rinascimento italiano, Napoli, Liguori, 1984
La pluralità irrappresentabile: il pensiero politico di Hannah Arendt, (dir.), Urbino, Quattro Venti, 1987
Categorie dell'impolitico, Bologna, Il Mulino, 1988; nuova ed. 1999
Nove pensieri sulla politica, Bologna, Il Mulino, 1993
Oltre la politica, anthologie de la pensée «impolitique», Milano, Bruno Mondadori, 1996
L'origine della politica. Hannah Arendt o Simone Weil ?, (dir.), Roma, Donzelli, 1996
Lo specchio del reame. Riflessioni su potere e comunicazione, Ravenna, Longo Angelo, 1997
La comunità della perdita, saggio introduttivo al testo La conjuration sacrée, 1936 (La congiura sacra), tr. Marina Galletti, Torino, 1997
Communitas. Origine e destino della comunità, Torino, Einaudi, 1998; nuova ed. 2006
Introduzione a Jean-Luc Nancy, L'esperienza della libertà, Torino, Einaudi, 2000
Enciclopedia del pensiero politico. Autori, concetti, dottrine, (dir. con Carlo Galli), Laterza, 2000; nuova ed. 2005
Dialogo sulla filosofia a venire, in Jean-Luc Nancy, Essere singolare plurale, trad. dal francese di Davide Tarizzo, Torino, Einaudi, 2001
Immunitas. Protezione e negazione della vita, Torino, Einaudi, 2002
Bios. Biopolitica e filosofia, Torino, Einaudi, 2004
Terza persona. Politica della vita e filosofia dell'impersonale, Torino, Einaudi, 2007
Termini della politica. Comunità, immunità, biopolitica, Milano, Mimesis, 2008
Pensiero vivente. Origine e attualita' della filosofia italiana, Torino, Einaudi, 2010
Dieci pensieri sulla politica, Bologna, il Mulino, 2011
Comunità e biopolitica, a cura di Daniela Calabrò e Giulio Goria, con cd-rom file audio formato MP3, Milano-Udine, Mimesis, 2012
Dall'impolitico all'impersonale: conversazioni filosofiche, a cura di M. Saidel e G.V. Arias, Milano-Udine, Mimesis, 2012
Due. La macchina della teologia politica e il posto del pensiero, Torino, Einaudi, 2013

Nessun commento:

Posta un commento