31/5/2011
Nell’interesse dei consumatori e dei lavoratori La sfida della competitività e della difesa degli interessi dei consumatori coniugata alla difesa dei posti di lavoro necessita di idee ed io credo di averne una che vorrei proporre all’attenzione dell’opinione pubblica.
Per la Fiat, una volta prodotto un modello, portarlo in ogni angolo della penisola ai concessionari, i quali godono poi di una lucrosa provvigione, comporta una spesa nell’ordine del 30 – 40% del prezzo finale di vendita, senza considerare inquinamento ambientale ed intasamento del traffico per via dei giganteschi tir stracolmi di vetture.
Se si desse la possibilità all’acquirente di ritirare personalmente la vettura presso lo stabilimento di produzione a fronte di un corposo sconto, credo che molti approfitterebbero dell’offerta, ottenendo di colpo due risultati: risparmio per il compratore ed un prezzo più contenuto, in grado di far vendere più auto alla ditta.
Oramai tutti i prodotti dovrebbero essere offerti al pubblico da chi li produce, evitando un incremento del prezzo che, nel caso dei prodotti agricoli, giunge a farli aumentare anche di 8 – 10 volte. Anche la Mondadori e la Feltrinelli potrebbero offrire i loro libri, oltre che in libreria al prezzo di copertina, anche direttamente su internet con uno sconto del 30% pari al guadagno del venditore.
Per l’automobile si realizzano tutte le condizioni ottimali per la vendita diretta: elevato risparmio sul costo del prodotto e annullamento delle spese di spedizione. Mi pare una buona idea, se viceversa è una corbelleria mi scuso con i lettori.
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