12/8/2011
L’attuale crisi economica mette in forse il benessere dei popoli ricchi della Terra, mentre miliardi di poveri si vedono scaraventati sempre più nell’abisso della fame, della siccità e delle malattie.
Non vi potrà essere futuro per l’umanità se non si cerca di colmare il divario che separa attualmente un 20% che consuma l’80% delle risorse del pianeta, dal restante 80% che deve arrangiarsi con il 20%. Non vi sarà speranza di pace e giustizia fino a quando nel terzo mondo si morirà di inedia, mentre in occidente cresce il flagello dell’obesità
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