19/6/2011
Mentre Napoli e provincia affogano nella monnezza con decine di migliaia di tonnellate di spazzatura nelle strade e torna l’incubo delle epidemie, la Lega costringe il governo a vietare il trasporto dei rifiuti fuori regione, il che equivale a condannare la città a convivere sine die con questa situazione di perenne emergenza.
Infatti inutile illudersi, pensando alla raccolta porta a porta od affannarsi a progettare inceneritori che potrebbero entrare in funzione fra molti anni. Non esiste alcuna soluzione ragionevole della crisi senza tenere conto della necessità di trasferire per lungo tempo la spazzatura altrove: verso i termovalorizzatori tedeschi, verso discariche extra regionali, verso il deserto libico, in qualunque posto, ma non nelle strapiene ed inquinate discariche campane.
I parlamentari napoletani, anche quelli della maggioranza, non contano niente ed a Roma la loro voce non viene ascoltata. Siano coraggiosi e si dimettano dal partito, facilitandone l’implosione ed accelerandone l’agonia. Che un domani si possa raccontare che il governo è caduto per non aver saputo risolvere il problema della monnezza napoletana e dalla stessa è stato divorato.
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