La fontana dell’Esedra è la più grande fontana di Napoli, situata nel vasto complesso architettonico della Mostra d’Oltremare.
La grandiosa Fontana dell’Esedra è opera d’inizio Novecento degli architetti Carlo Cocchia e Luigi Piccinato, che presero ispirazione dalla fontana della maestosa Reggia di Caserta. La più grande fontana di Napoli si estende su una superficie di circa 900 metri quadrati con getti che possono raggiungere i 40 metri di altezza, con una quinta scenografica costituita da centinaia di alberi d’alto fusto a fare da sfondo.
La Mostra d’Oltremare è una delle principali sedi fieristiche italiane e, assieme alla Fiera del Levante a Bari, la maggiore del Mezzogiorno. Si estende su una superficie di 72mila metri quadri e comprende edifici di notevole interesse storico-architettonico, oltre a padiglioni espositivi più moderni, fontane (tra cui appunto la monumentale Fontana dell’Esedra), un acquario tropicale, giardini con una grande varietà di specie arboree e un parco archeologico. La Mostra sorge nel quartiere napoletano di Fuorigrotta.
Proprio alla Mostra D’Oltremare ogni estate, si svolgono una serie di eventi speciali con gli spettacoli di acqua e di luci. Famoso lo show mozzafiato in cui i getti d’acqua vanno a tempo con la musica.
La struttura della Fontana dell’Esedra, ispirata ai settecenteschi modelli della fontana della reggia di Caserta, con la sua estensione di 900 metri quadrati, è in grado di contenere una massa d’acqua di 4000 metri cubi ed emettere getti altissimi. Intorno è circondata da ottocento alberi d’alto fusto, soprattutto da pini e lecci. Attualmente la fontana può contare su 76 vasche ad esedra, 1300 ugelli costituiti di ottone e di bronzo, dodici fontane a cascata e altrettante elettropompe. Grazie a circa 800 proiettori che emettono luci di vari colori e un impianto audio, la fontana è in grado di offrire spettacoli molto suggestivi. La decorazione della fontana, eseguita in ceramica, è opera di Giuseppe Macedonio.
La fontana fu progettata nel 1938 da due architetti, Carlo Cocchia e Luigi Piccinato, e inaugurata nel 1940. Fu voluta dal regime fascista, in quanto avrebbe dovuto celebrare la politica coloniale italiana. L’inaugurazione fu spettacolare: venne eseguita la sinfonia “Fontane d’Oltremare” (composta dal Maestro Guido Pannain) e i getti d’acqua erano sincronizzati con la musica.
Il 23 maggio 2006, dopo circa trent’anni di pressoché totale abbandono e due anni e mezzo di lavori costati circa sei milioni di Euro, la fontana è stata restaurata e nuovamente inaugurata.