Vorrei raccontare ai lettori una storia che sembra una favola, di due sconosciuti: Mustafà ed Amina, genitori di un ragazzo africano che ho conosciuto a Rebibbia.
Durante un viaggio della speranza e della disperazione dalle coste libiche a Lampedusa, su un gommone per venti passeggeri che ne conteneva quaranta, dopo due giorni di navigazione, il mare s’increspò minaccioso con onde di tre metri. Gli schiavisti decisero che bisognava diminuire il peso, gettando a mare un po’ di zavorra umana. Il primo ad essere prescelto fu Mustafà, che pesava 110 chili ed altri cinque sventurati. Amina decise di voler morire con il marito: affidò il suo bambino ad una donna, salvando in tal modo uno dei prescelti e scomparvero abbracciati tra i flutti, sotto gli occhi impietriti del figlioletto di 8 anni. Un episodio d’amore supremo che non sfigura al confronto delle storie di personaggi resi immortali dalla penna degli scrittori.
Achille della Ragione
Il Mattino pag.38 - 8 settembre 2022 |