domenica 24 novembre 2013

I simboli dell’amore

di Marina della Ragione



-Anello di fidanzamento-

Da sempre i simboli hanno costituito una forma di linguaggio senza parole,che riesce ad esprimere concetti riconosciuti da tutti e molti di essi si associano ai riti dell’amore.
Li citiamo in rigoroso ordine alfabetico:

  • Anello- è il più importante simbolo di dedizione tra due innamorati, tra due sposi, dalla fedina di fidanzamento per giovanissimi, alla fede nuziale che rende tangibile il sacramento del matrimonio e la reciproca promessa di fedeltà e di condivisione della vita, nella buona e nella cattiva sorte. La sua forma circolare è continuità e vita mentre simboleggia unione e completezza.
  • Colomba- sin dalla più remota antichità ha simboleggiato amore e fedeltà e nello stesso tempo la pace. Essa da sola o in coppia è legata alla raffigurazione di Venere, dea della bellezza e del desiderio di raggiungerne l’ideale. Incarna femminilità e maternità e due colombi che tubano ci ricordano due innamorati teneramente abbracciati. 
  • Cuore- da sempre ritenuto la sede dei sentimenti, in contrapposizione alla testa dove è collocata la razionalità. Il cuore è simbolo dell’amore, sia nel contesto sacro che profano. Il cuore in fiamme è simbolo di passione estrema ed è costantemente l’attributo della Venere ritratta dai pittori rinascimentali. Spesso è rappresentato trafitto da una freccia con la scritta esplicativa: “Omnia vincit amor” (L’amore vince su tutto).
  • Cupido- nella mitologia greca e romana è il Dio dell’amore ed è molto rappresentato in pittura. A volte è raffigurato mentre intaglia l’arco da cui partiranno le sue frecce fatali, a volte con una benda sugli occhi a ricordarci che l’amore è cieco, ed incarna le forze più impulsive e potenti dell’animo umano.
  • Diamante-la sua durezza superiore a tutte le altre pietre raffigura la costanza e la durevolezza di un rapporto, per cui è il pegno più prezioso che un fidanzato può offrire alla sua promessa sposa. La sua trasparenza permette alla luce di attraversarlo dando l’idea di purezza e perfezione. 
  • Nastri e merletti- nell’età medioevale i cavalieri affrontavano la battaglia con un nastro regalatogli dalla dama del cuore, come a lungo una donna faceva cadere anche in chiesa, un fazzoletto ricamato per attirare su di sé l’attenzione di un uomo e coinvolgerlo in un’avventura sentimentale. La stessa parola deriva dal latino lacere che significa sedurre. 
  • Oro- è non solo prezioso, ma anche sacro e luminoso, costituisce il materiale degli anelli che si scambiano gli sposi all’atto del matrimonio. In passato era associato al sole, simboleggiando vita immortale e luce infinita. A lungo gli alchimisti hanno cercato di trasmutare in oro un altro elemento alla ricerca non della ricchezza bensì della verità dell’anima. 
  • Perla- simboleggia purezza e perfezione, un tempo si credeva che si formasse quando un fulmine colpiva un’ostrica di cui erano note le proprietà afrodisiache. 
  • Rosa rossa- la prima rosa rossa in mitologia ha assunto quel colore per il sangue di Adone, quale pegno di amore per Afrodite. Da allora rappresenta passione e desiderio. Nell’arte è l’emblema della Dea dell’amore. L’anagramma di rose è Eros, Dio dell’amore. Alle donne se ne offre una dal gambo lungo o a dozzine per chi può permetterselo, oppure nel regalare un mazzo di rose, bisogna rispettarne il numero dispari. E’ il classico regalo che si offre a San Valentino, la festa degli innamorati.



-Mazzo di rose rosse-



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