venerdì 8 novembre 2013

UN CERVELLO IN TRASFERTA

Tiziana Carignani di Novoli


Il percorso, in gran parte ancora in pectore, di Tiziana Carignani di Novoli è simile a quello di tanti giovani scienziati di talento, costretti a trasferire le proprie energie e competenze all’estero, dove vengono adeguatamente riconosciute, provocando un lento quanto inesorabile declino delle università italiane, retrocesse come qualità, nelle statistiche internazionali, alla pari di quelle dei Paesi del terzo mondo.
Tiziana nasce nel 1976 in una famiglia dell’alta borghesia napoletana e sin da bambina mostra una spiccata tendenza ad essere indipendente nelle sue scelte. Frequenta il liceo classico al Denza e si laurea con lode in Scienze Biologiche alla Federico II.
Giovanissima pubblica il suo primo libro su un argomento di grande interesse: la clonazione, con prefazione del professor Ventruto, che viene presentato davanti ad una affollata platea al Goethe Institute ed in breve esaurisce la 1° edizione. In seguito tiene una relazione sull’argomento nel corso del convegno internazionale tenutosi il 13 dicembre 2003 presso l’Istituto Italiano degli Studi Filosofici (visibile sulla teca di Radio Radicale). Si dedica ad approfondire gli studi sulla fecondazione assistita e pubblica il  suo intervento su importanti riviste scientifiche: “Fecondazione in vitro, vantaggi attuali e rischi futuri”.
La necessità di essere costantemente aggiornata, la spinge, rifiutando incarichi presso l’università di Napoli e prestigiose strutture private, a trasferirsi a Bruxelles, dove entra nell’equipe del professor Paul Deuroil, ideatore della Icsi, una tecnica rivoluzionaria che permette la fertilità ad uomini affetti da carenze nel numero degli spermatozoi, utilizzandone uno soltanto per la fecondazione.
A Bruxelles incontra l’amore ed in pochi mesi convola a nozze con il rampollo di un’antica famiglia nobile napoletana, tra i responsabili di un grandioso progetto che vede le principali potenze della terra, tra cui la comunità europea, unite nella realizzazione di un reattore che dovrà sorgere intorno al 2030 nel sud della Francia e che sfrutterà, non più la fissione, bensì la fusione nucleare, generando così ingenti quantità di energia a basso costo.
Dal matrimonio nasceranno 3 discendenti: 2 maschi ed una femminuccia per la gioia non solo dei genitori ma anche dei nonni.
Quindi Tiziana si trasferisce per un paio di anni a Barcellona, dove dirige un’istituzione che si occupa di favorire gli scienziati nell’accesso ai fondi europei previsti per la ricerca. Nel frattempo partecipa ad un megaconcorso per accedere alle funzioni apicali delle commissioni europee e su 50.000 concorrenti occupa una delle primissime posizioni, potendo così dirigere un team con 40 collaboratori che gestisce i finanziamenti del fondo Marie Curie ai progetti di ricerca più interessanti. Per favorire gli studiosi italiani, i più impacciati nel  destreggiarsi tra microscopi e normative europee, verrà a Roma a presiedere una conferenza di servizi dopo la quale molti programmi di ricerca made in Italy troveranno finalmente un finanziamento per proseguire.
Il suo lavoro la obbliga a continui spostamenti in giro per il mondo ma riesce a non trascurare la famiglia grazie ad una nonna insostituibile che accoppia efficienza teutonica ad affettività mediterranea.
Collabora da tempo a riviste cartacee e telematiche, tra cui la gloriosa “Scena Illustrata”, ed attualmente sta preparando un libro sull’influenza delle moderne tecnologie sull’identità umana che, prima di essere pubblicato, uscirà a puntate su uno dei più importanti settimanali italiani. In attesa di poterlo leggere, auguri e ad majora. 
Tiziana Carignani di Novoli


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