lunedì 25 novembre 2013

Il Cristianesimo senza misteri

Boris Ulianich

Boris Ulianich, napoletano adottivo, nato nel 1925 in Croazia, è uno dei maggiori studiosi di Storia della Chiesa  in età moderna con opere fondamentali su Paolo Sarpi, delle cui lettere ai Galicani ha curato una magistrale edizione critica (1961), e su Lutero e la riforma protestante, dei quali si occupa in particolare nel suo libro più importante sotto il profilo metodologico e storiografico dal titolo “Riforma e riforme: Momenti di storia e storiografia” (1995).
La sua amplissima bibliografia documenta il costante e fine lavoro di storico al quale egli si è dedicato proseguendo e approfondendo la lezione di illustri maestri italiani (Chabod, Cantimori) e tedeschi (Lortz). Protagonista di spicco della cultura di ispirazione cattolica del’900, ha vissuto gli anni del Concilio Ecumenico II a Bologna, accanto a personalità come il Cardinale Lercaro e Dossetti.
Boris Ulianich è a pieno titolo uno dei fondatori dell’Ateneo di Arcavacata. Dal 1971 al 1975 è stato membro del Comitato tecnico fondatore della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria, insieme con Gianvito Resta e Gianfranco Folena.
A lui si deve la istituzione del Corso di Laurea in Storia dell’Ateneo calabrese, corso di laurea che allora era uno dei primi istituiti in Italia.
Impegnatosi in politica, Ulianich è stato Senatore della Repubblica nel gruppo della Sinistra Indipendente dal 1978 al 1992.
 Quando intervenne nel salotto di Donna Elvira, egli presentò uno studio rigoroso quanto affascinante, sulla croce, il simbolo più alto che rappresenta il Cristianesimo.
Ho avuto poi ripetute occasioni di confrontarmi con la sua lucida intelligenza e profonda cultura, perché lui è consuocero di una coppia di mie carissimi amici, Vittoria e Mario Speranza, i quali oltre a possedere una delle più belle dimore napoletane, organizzano frequentemente ricevimenti a cui partecipano i più bei nomi dell’intellighentia partenopea.
Mi fu particolarmente utile quando anni fa organizzai presso l’Istituto Italiano degli Studi Filosofici un convegno: Perché il Dolore?, una risposta tra scienza, fede e filosofia, con la partecipazione di illustri studiosi di varie discipline (per chi volesse rivederlo può collegarsi alla teca video di Radio Radicale del 17/01/2001).
Avevo bisogno di un teologo di vaglia e lui mi rispose: “ho la persona che fa per te, insegna alla facoltà teologica ed è anche medico, telefona al rettore per fissarti un appuntamento, al quale mi recai timoroso che l’interlocutore potesse rifiutarsi per le mie battagli a favore dell’aborto e grande fu la mia sorpresa quando, nel presentarmi, dissi: ”Lei no mi conosce” e lui: “La conosco bene, la stimo ed ho assistito, in abiti borghesi, al suo ultimo convegno sulle metodiche farmacologiche per provocare l’aborto (anche questo visibile sulla teca radicale del 27/03/2001).

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