domenica 18 marzo 2012

Una piazza per Achille Lauro

1/4/2007


Fusse che fusse la volta buona. Lo sperano gran parte dei  napoletani che non hanno dimenticato il Comandante Lauro e che si scandalizzano al fatto che la nostra amministrazione comunale vuole sfacciatamente dimenticare il sindaco plebiscitario, il più grande armatore di tutti i tempi, l’audace imprenditore, il presidente del Napoli, il proprietario della prima televisione privata d’Europa e tante altre cose ancora.
A Napoli esiste via Jan Palach e via Kagoshima, vico Fico e vico Scassacocchi, via dei Chiavettieri al Porto e via dei Chiavettieri al Pendino, ma non una cupa, una strettoia, uno straccio di vicoletto dedicato ad un personaggio di grande statura che ha dedicato la sua lunga vita alla sua amata città.
Si ricomincia di nuovo con grande pazienza dopo i tentativi abortiti in passato. Martedì alla riunione del consiglio comunale Stanislao Lanzotti, capo gruppo dell’Udc,  presenterà una proposta di dedicare una piazza cittadina a Lauro.
Di recente il consiglio ne ha dedicata una a Craxi, un uomo politico, che, sorvolando sulle disavventure giudiziarie, non si è mai interessato alla nostra sventurata città.
Negli ultimi anni la revisione storica con nuovi documenti ha dimostrato in maniera inconfutabile che i grandi volumi edilizi che hanno soffocato la città sono in gran parte da imputare agli anni del commissariato Correra, venuto per organizzare le elezioni e che, viceversa mise per trenta lunghi mesi Napoli a ferro e cemento.
Bisognerà stanare i consiglieri contrari e convincerli a rendersi conto della realtà, personalmente invierò in omaggio ad ognuno una copia del mio libro Achille Lauro superstar, ma sarà necessaria una grande mobilitazione, dei mass media, degli intellettuali onesti, ma soprattutto dei cittadini, gran parte di loro, fortunatamente, non hanno dimenticato il Comandante.

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