10/10/2008
Dedicato ad Elvira
L’amore è una scintilla che muove il sole e l’altre stelle, energia misteriosa che permea l’universo e presiede benevolmente al movimento degli atomi e delle molecole, ma è anche una prodigiosa forma di attrazione tra uomini e donne con delle regole che invano i sapienti hanno cercato di codificare. Dall’antica Grecia ai nostri giorni sono state fatte infinite indagini e sono stati scritti fiumi di inchiostro per definirlo, filosofi, poeti, scienziati lo hanno sviscerato, cantato, vivisezionato per cercare di scandagliare i meccanismi che ne regolano il modo di manifestarsi.
Uno stesso amore può vivere fasi diverse, alti e bassi, può essere intenso o duraturo, folle o saggio, disinteressato o pragmatico. Siamo schiavi dei nostri ormoni, di inafferrabili mediatori chimici, siamo debitori all’ambiente ed al nostro codice genetico, ma tutti, almeno una volta nella vita,, possiamo provarlo inebriandoci o soffrendo, passando dalla gioia al dolore, dall’esaltazione alla tristezza. I primi contatti con questo ingovernabile sentimento rientrano in un gioco di sensazioni che potremmo definire Ludus, una giocosa altalena di libidine e tenerezza, di attrazione frivola, disimpegnata alla ricerca di una soddisfazione marcata dall’egoismo più che dalla gioia di donarsi.
Quando si vive la fase del Ludus si possono amare simultaneamente più persone senza impegnarsi con nessuna. Un grado più spiccato di attrazione che può oscurare il raziocinio e scatenare gli istinti sessuali più potenti è l’Eros, amore appassionato, sensuale, accaparratore, estenuante; è quello più intenso e meno duraturo, le donne lo sognano, gli uomini lo temono.
Mania è amore ossessivo, totale, possessivo, irrazionale, dominato dalla gelosia per la persona amata dalla quale si dipende totalmente. Spesso rappresenta l’ultimo grado dell’amore, il più sofferto, quasi ai limiti con la patologia.
Filia è un amore affettuoso, rassicurante, fatto di esperienze e sensazioni comuni, che si intrecciano in un dialogo senza parole, fatto di sguardi, di silenzi, di complicità. Ognuno antepone ai suoi i problemi dell’altro, vi è una grande confidenza, massima stima, aiuto reciproco.
Agape è amore altruista, delicato, generoso, basato più sull’affetto che sul richiamo della carne. Il contrario dell’Eros, ognuno cerca con premura di entrare nell’universo dell’altro, senza coercizione, né condizionamenti, allo scopo di divenire una cosa sola.
Pragma è il sentimento che unisce spesso gli adulti provenienti da altre esperienze fallite, esso si basa sul calcolo, sul dare ed avere, sulla compatibilità più che sull’affettività, senza eccessivi sacrifici.
Il sesso costituisce il sale ed il pepe dell’amore, è nello stesso tempo brio, dinamismo, aggressività, ma anche sapore, stabilità, possesso esclusivo. Esso deve fare i conti con la nostra bestialità ed è legato allo scorrere inesorabile del tempo. Fa mutare negli anni gli stadi dell’amore, tramutando l’Eros in Filia o a volte in Mania, più raramente in Agape.
L’amore, a differenza dell’innamoramento, che è fugace, può essere eterno, basta saper tenere sempre acceso il sacro fuoco riscaldandosi senza farsi bruciare
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