sabato 17 marzo 2012

Elogio della gonna, nostalgia del reggicalze

11/12/2006

Il lettore mi permetterà, tra tanti argomenti seri ed angoscianti (guerre, terrorismo, caro vita, disoccupazione, ecc.) trattare brevemente di una tematica apparentemente fatua, tessendo un elogio di un indumento oramai abbandonato e che una volta marcava la differenza tra i due sessi: la gonna, sostituita a livello planetario, in Occidente come in Cina, da jeans strettissimi che più stretti non si può. Le conseguenze per lo smaliziato occhio maschile sono state negative, omologando nell’anonimato belle e brutte. 

E non meno inquietanti sono risultati gli esiti sotto il profilo medico estetico, avendo dato luogo a celluliti, accumuli di adipe e vulvo vaginiti ribelli a qualsiasi terapia. Il tutto aggravato dal consequenziale abbandono delle calze tradizionali, soppiantate dal collant, una delle invenzioni più nefaste della storia…Se solo le gentili signore e signorine intuissero il dirompente effetto afrodisiaco di una minigonna o di un reggicalze, ben più potente di qualsiasi compressa di Viagra, si pentirebbero certamente.

1 commento:

  1. Evviva la gonna,evviva il reggicalze e la lengerie
    femminile da impatto.Concordo pienamente con ciò che dici caro Achille,Viva la donna femmina e l'uomo maschio,Viva le generose scosciate delle
    donne d'una volta.
    Grazie caro Achille di cuore per quanto hai detto.
    Evviva le donne che ti mandano su di giri,senza volgarità,ma essendo sè stesse con quel pizzico
    di sex appeal naturale.
    Alberto

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