domenica 25 marzo 2012

Impotenza addio

9/4/2009

I farmaci contro l’impotenza maschile, scoperti nell’ultimo decennio, rappresentano una delle conquiste della medicina più brillanti ed hanno risolto in una percentuale molto alta di casi un problema che assilla non solo l’ uomo, ma anche la partner. 
Purtroppo il costo molto elevato di questi prodotti esclude dai benefici una fetta consistente della popolazione, essendo i medicinali non mutuabili. Ricordo con imbarazzo le proteste di tante pazienti che non potevano usufruire del farmaco da me prescritto ai loro compagni per motivi economici, una situazione aggravatasi di recente per via della crisi finanziaria. 
Spesso il medicinale deve essere assunto da pensionati costretti a sopravvivere con poco più di mille euro al mese e non può essere certo una soluzione la mutabilità dei prodotti, agognata dalle case farmaceutiche, che aggraverebbe ulteriormente i disastrati bilanci della nostra sanità. La sostanza attiva alla base di questi preparati in altre nazioni, ad esempio in Cina, ha un prezzo decine di volte inferiore, una circostanza che mette tristemente in evidenza la speculazione che alcune multinazionali esercitano, protette da leggi anacronistiche, sulla pelle dei cittadini. La differenza abissale nei prezzi dei medicinali tra l’Italia e l’estero è uno scandalo che grida vendetta e del quale i mass media non si sono mai interessati seriamente. 
Rimanendo nel campo dei preparati per la disfunzione erettile, una soluzione può essere l’acquisto su internet, dove una pillola di Viagra o di Cialis viene offerta a meno di un euro contro i 12 – 15 delle nostre farmacie, ma comperare in rete non è scevro di rischi per la salute, perché, non solo nei consigli di amministrazione, ma anche nel web si annidano speculatori e truffatori. 
Il problema va risolto permettendo l’acquisto diretto dei principi attivi lì dove costano un prezzo più conveniente, un discorso da applicare a gran parte della nostra farmacopea, che, se perseguito, permetterebbe consistenti risparmi sia per i cittadini che per lo Stato. 

Nessun commento:

Posta un commento