mercoledì 18 dicembre 2013

Amore universale e religioso



Il più bel canto d’amore universale è senza dubbio il “Cantico delle creature” scritto da San Francesco (1182–1226), il quale, oltre ad essere stato forse il più grande santo della Chiesa cattolica, è stato anche un poeta, il primo della letteratura italiana. E lo dimostra lo slancio fantastico e l’immensa gioia con cui, tra il 1224 ed il 1226, loda e ringrazia Dio nel Cantico delle creature per avere creato la bellezza della natura, compresa la morte che apre all’uomo le vie del Cielo se sulla terra non ha vissuto “ne le peccata mortali”.
Un giorno a scuola lo si imparava a memoria, leggendolo non si riesce a trattenere l’emozione.

Laudes creaturarumAltissimu, onnipotente bon Signore,Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.Ad Te solo, Altissimo, se konfano,et nullu homo ène dignu te mentovare.Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,spetialmente messor lo frate Sole,lo qual è iorna, et allumeni noi per lui.Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:de Te, Altissimo, porta significatione.Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle:in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.[…]Laudato si', mi Signore, per frate Focu,per lo quale ennallumini la nocte:ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.[…]Laudato si' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,da la quale nullu homo vivente po' skappare:guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,ka la morte secunda no 'l farrà male.[…]

E vorremmo concludere con due canti che vengono a volte letti durante la celebrazione della Santa Messa e la cui forza dirompente, l’amore che si sprigiona impetuoso è sotto gli occhi di tutti: laici e credenti.


TU SEI LA MIA VITA
1. Tu sei la mia vita, altro io non ho;
Tu sei la mia strada, la mia verità.
Nella Tua parola io camminerò
finché avrò respiro, fino a quando Tu vorrai.
Non avrò paura, sai, se Tu sei con me;
io Ti prego resta con me.
Tu sei la mia strada, la mia verità.Nella Tua parola io cammineròfinché avrò respiro, fino a quando Tu vorrai.Non avrò paura, sai, se Tu sei con me;io Ti prego resta con me.
2. Credo in Te Signore, nato da Maria,
Figlio eterno e Santo, Uomo come noi,
morto per Amore, vivo in mezzo a noi,
una cosa sola con il Padre e con i tuoi;
fino a quando, io lo so, Tu ritornerai
per aprirci il Regno di Dio.
Figlio eterno e Santo, Uomo come noi,morto per Amore, vivo in mezzo a noi,una cosa sola con il Padre e con i tuoi;fino a quando, io lo so, Tu ritorneraiper aprirci il Regno di Dio.
3. Tu sei la mia forza, altro io non ho;
Tu sei la mia pace, la mia libertà.
Niente nella vita ci separerà.
So che la Tua mano forte non mi lascerà,
so che da ogni male Tu mi libererai;
e nel Tuo perdono vivrò.
4. Padre della vita, noi crediamo in Te;
Figlio Salvatore, noi speriamo in Te;
Spirito d'amore, vieni in mezzo a noi.
Tu da mille strade ci raduni in unità
e per mille strade, poi, dove Tu vorrai,
noi saremo il seme di Dio.
Figlio Salvatore, noi speriamo in Te;Spirito d'amore, vieni in mezzo a noi.Tu da mille strade ci raduni in unitàe per mille strade, poi, dove Tu vorrai,noi saremo il seme di Dio.


SANTA MARIA DEL CAMMINO
1. Mentre trascorre la vita,solo tu non sei mai:santa Maria del camminosempre sarà con te.
Rit. Vieni o Madre in mezzo a noi,vieni, Maria quaggiù.Cammineremo insieme a teverso la libertà.
2. Quando qualcuno ti dice:"Nulla mai cambierà",lotta per un mondo nuovo,lotta per la verità!
3. Lungo la strada la gente,chiusa in se stessa va;offri per primo la manoa chi è vicino a te.
4. Quando ti senti ormai stancoe sembra inutile andar,tu vai tracciando un cammino:un altro ti seguirà.


Tu scendi dalle stelle
Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo. (2 v.)
O Bambino mio divino,
io ti vedo qui a tremar;
o Dio beato !
Ah, quanto ti costò l'avermi amato! (2 v.)
A te, che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e fuoco, o mio Signore. (2 v.)
Caro eletto pargoletto,
quanto questa povertà
più m'innamora,
giacché ti fece amor povero ancora. (2 v.)
Tu lasci il bel gioir del divin seno,
per giunger a penar su questo fieno. (2 v.)
Dolce amore del mio core,
dove amore ti trasportò
O Gesù mio,
per ché tanto patir per amor mio! (2 v.) 

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