mercoledì 21 marzo 2012

Uno straordinario pentagramma

8/12/2007

L’amore è una scintilla misteriosa che percorre l’universo e la vita degli uomini e la sua straordinaria potenza è sotto gli occhi di tutti.
Immortalato dal sommo poeta: ”L’amor che move il sole e l’altre stelle”, indagato da filosofi di ogni tempo e di ogni luogo ha cambiato nome e definizione, ma è rimasto sempre lo stesso, immutabile: eros per gli antichi, agape per i cristiani, libido per i contemporanei.
Si manifesta in varie forme e con diversa intensità, ma come tutte le cose dell’universo risponde ad una finalità. Nell’uomo, come nell’animale, l’attrazione verso l’altro sesso risponde alla necessità di perpetuare la specie, così l’amore verso i figli permette loro di raggiungere l’età adulta.
Il sesso è lo strumento creato dall’infinita sapienza della natura per mettere in atto l’amore, ma nell’uomo, animale colto e raffinato, può essere praticato senza scomodare i sentimenti, anzi, i maggiori cultori asseriscono che la perfezione viene raggiunta solo e soltanto quando non è interessato il cuore.
La musica con il suo flusso di suoni dolci e modulati ben esprime la dolcezza dell’abbandono, l’impeto delle passioni, il ritmo incalzante dei movimenti, l’estasi dell’orgasmo. Le note, gli acuti, i do di petto trasferiscono sul pentagramma la più dolce melodia dell’universo.
Abbia gloria infinita il solerte autore di questa straordinaria sinfonia che ha fissato sul pentagramma, meglio e con più precisione del kamasutra, le infinite variazioni dell’amore.

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