venerdì 23 marzo 2012

Staminali una tematica scottante

16/12/2008



Un libro interessante da leggere per l’attualità dell’argomento e per la profondità con la quale è affrontato è Staminalia le cellule etiche ed i nemici della ricerca scritto dal giornalista Armando Massarenti ed edito da Guanda.
Da sempre sull’utilizzo delle cellule staminali vi è un dibattito serrato tra laici e cattolici, che in Italia, per la presenza del Papa, assume spesso toni accesi ai limiti della rissa. Ma quanti, anche tra i medici, sono in grado di definire con precisione di cosa discettano? In loro soccorso giunge questo volume di agevole lettura anche per i non addetti al settore.
Alcuni politici nostrani hanno maldestramente cercato di indirizzare, attraverso la legge, un percorso italiano per utilizzare nella ricerca unicamente cellule provenienti da tessuti adulti, evitando quelle dell’embrione, ritenute dalla Chiesa già vita con dignità pari a quella di un uomo. Una soluzione ridicola che ha fatto ridere il mondo scientifico internazionale e che Massarenti efficacemente definisce stam(in)italia.
Dalla ricerca sulle staminali embrionali l’umanità si aspetta grandi benefici e la guarigione di numerose malattie per le quali attualmente non esiste cura. Potremo però conoscere il reale potenziale di queste cellule solo se la ricerca su di esse potrà svolgersi liberamente, ma se essa verrà ostacolata, sarà anche più facile sostenere che si trattava di una promessa mendace. 
L’illustrazione scelta per la copertina del libro dall’autore, mostra un prelato intento in un’osservazione al microscopio, a dimostrazione lampante del condizionamento che la ricerca deve subire dalla religione. La prospettiva suggerita da Massarenti, insieme laica e scientifica, sostiene che l’indispensabile confronto debba svolgersi liberamente, argomentando sulla base dalle evidenze disponibili e assicurando ampia diffusione dei risultati ottenuti.
Molta è la strada da percorrere. Sull’inizio della vita e sulla personalità dell’embrione le gerarchie cattoliche e l’evangelismo protestante hanno scatenato da tempo una vera e propria battaglia culturale, che si sta purtroppo combattendo ad armi impari: i mass media riprendono infatti pressoché acriticamente le loro affermazioni sulla sacralità della vita o sui valori naturali, dando meno spazio alle giuste rimostranze degli scienziati laici.
Una questione che non può essere lasciata nelle mani degli ideologici, ma nemmeno degli scienziati, per cui si impone che l’opinione pubblica conosca dettagliatamente l’argomento per prendere poi una decisione democratica sulla normativa, che deve regolare le necessarie sperimentazioni.
Massarenti cita alcuni esempi paradigmatici di quanto il pensiero filosofico sia mutato nei secoli sulla spinosa affermazione che l’embrione debba considerarsi già una persona e prende esempio da san Tommaso d’Aquino, sulla cui dottrina si basa gran parte del sapere della Chiesa: egli, in un periodo privo delle necessarie conoscenze scientifiche, intuì che il materiale biologico per essere considerato uomo richiedeva che si fosse instaurata una certa complessità. Parere confermato nel secolo scorso anche da Jacques Maritain, il celebre filosofo cattolico, il quale sorrideva a coloro che ritenevano l’ovulo fecondato pari ad un individuo adulto.(Per chi volesse approfondire la discussione consiglio di consultare su internet il mio saggio”L’aborto dall’antichità ai nostri giorni).  
Un libro quindi da leggere con attenzione ed un regalo intelligente da fare ad amici e conoscenti per le prossime festività.

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