24/12/2005
Tra i tanti record negativi di Napoli certamente quello del traffico più caotico è uno di quelli di più lunga data, con quadrivi a “croce uncinata” in ogni ora del giorno.
Naturalmente il primo effetto negativo si riverbera sull’economia cittadina, che vive principalmente di commercio, oramai strangolata da una marea di auto clacsonanti alla ricerca disperata di un parcheggio.
Eppure alcuni anni or sono fu varata una legge, la Tognoli, che favoriva, con agevolazioni fiscali e creditizie, la costruzioni di parcheggi sotterranei da parte dei privati. A Napoli tale normativa non è stata mai applicata. Si è voluto privilegiare la creazione di grossi parcheggi da parte di una società legata allo sporco gioco delle tangenti e delle lottizzazioni politiche e tutti noi sappiamo come è andata a finire: la magistratura è dovuta intervenire quando le ruberie e le malversazioni hanno superato il livello di guardia ed il risultato è stato nessun parcheggio ed enorme spreco di risorse pubbliche.
Se si riuscisse a mettere in moto un meccanismo che invogli i condomini a dotarsi di parcheggi privati, si otterrebbero numerosi risultati positivi, ma soprattutto si darebbe lavoro per anni ad imprese e maestranze attualmente inoperose.
Speriamo che in occasione delle imminenti consultazioni elettorali amministrative i partiti, invece di discutere di argomenti di respiro internazionale, si impegnino con i cittadini ad affrontare questo problema, che tanti benefici potrebbe arrecare alla città in termini di economia e vivibilità.
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