29/7/2009
Un valido specialista di figura prestato alla natura morta è Nicola Malinconico (Napoli 1663-1727), figlio di Andrea e fratello di Oronzo, entrambi pittori.
Educato alla maniera di Luca Giordano, trova affermazione come pittore di istorie e lascia opere oltre che a Napoli nella chiesa di San Lorenzo, ad Aversa, nel Duomo di Bergamo ed in San Gaetano a Vicenza. Nel 1706 ottiene il titolo di conte per meriti professionali, segno tangibile di una solida posizione raggiunta.
Della sua attività di pittore di genere fa cenno il De Dominici, che lo colloca nella bottega di Andrea Belvedere.
L’unica sua tela firmata, una Natura morta con pavone, è conservata alla Kunstakademie di Vienna, un dipinto fastoso e raffinato che rappresenta l’ultima interpretazione del più elegante ed esteriore barocco d’avvio giordanesco.
I riferimenti culturali del Malinconico specialista sono Brueghel e Belvedere, pur con la conoscenza di contemporanei francesi come il Monnoyer e Blain de Fontenay.
Alcune tele sono state associate per affinità stilistiche, tra queste due nature morte della Walters Art Gallery di Baltimora, pubblicate da Federico Zeri, ed un Giardino con fiori e un putto pubblicata dal Salerno, nella quale alla usuale esuberanza barocca si unisce la luminosità tipica del Berentz ed una aggregazione di dettagli minuti, già di spirito decisamente rocaille.
L’attività del Malinconico come generista, secondo Spinosa, si situa negli ultimi anni del secolo e nei primissimi del Settecento.
Le conoscenze sull’artista sono progredite negli ultimi anni grazie agli studi del Pavone e del Ravelli e grazie al passaggio in asta di numerose sue nature morte, alcune di particolare bellezza, che hanno permesso un incremento del suo catalogo di generista.
In questo breve contributo ne presentiamo una decina in gran parte inedite partendo dalla famosa tela Frutta e fiori in un vaso metallico(001) conservata nel museo di Capodimonte, molto simile a l'unica firmata e proseguendo con quella(002) della Pinacoteca provinciale di Bari.
Una Gloria di San Gennaro(003) di collezione privata napoletana è incastonata in una ghirlanda di fiori, come nel Ratto d'Europa(004) una cascata di fiori ingentilisce la scena.
Fastosi e festosi i due pendant(005 - 006) passati in asta da Semenzato alla pari del Vaso di fiori e frutta(007) esitato presso la Finarte.
E per concludere un Paesaggio con satiri(008) di collezione privata romana, che ho reperito nella fototeca di Federico Zeri, il quale attribuiva le figure al Malinconico e gli inserti di natura morta al Brueghel ed un Baccanale(009) dove una procace fanciulla gareggia senza problemi con i suoi pomi generosamente esposti con quelli giacenti alla base della composizione: una emozionante gara tra natura palpitante e natura morta.
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