sabato 12 novembre 2011
LIBRI DI ECONOMIA DA LEGGERE
Negli ultimi tempi mi sono dato a leggere libri di economia, una branca che tutti noi poco conosciamo e che sovraintende prepotentemente sul nostro destino. In Italia lo studio della materia nella nostra disastrata scuola è inesistente e le conseguenze si fanno sentire. Proviamo a chiedere ad una persona anche colta cosa sia il tasso di sconto o un titolo spazzatura, senza entrare in terminologie inglesi come hedge funds o negative equity; non avremo risposta. Le nozioni ottocentesche risalenti a Marx o a Adam Smith sono state completamente stravolte da nuove cognizioni spesso astruse ed incomprensibili. Viceversa ho trovato un paio di libri estremamente semplici, che accompagnano per mano il lettore in un campo minato pieno di insidie e li voglio caldamente consigliare.
Il primo si intitola 50 grandi idee di economia (edizioni Dedalo) scritto da Edmund Conway, un affermato giornalista, responsabile delle pagine economiche del quotidiano britannico The Telegraph. Nel testo l’autore affronta in singole voci, concise, chiare e con richiami reciproci, i fondamenti dell’economia, ne sviscera i luoghi comuni e, con un linguaggio piano ed accessibile, riesce a rendere semplici gli aspetti teorici più intricati. Inoltre espone le idee ed i concetti essenziali dell’economia, mettendo in luce come essa influisca in ogni aspetto della nostra vita quotidiana, fino ad illustrare i problemi più scottanti e attuali della recente crisi finanziaria mondiale.
Il secondo, affascinante e sconvolgente, è opera di Loretta Napoleoni, italiana ma residente a Londra, tra i massimi esperti mondiali di economia internazionale, la quale nel suo libro ”Economia canaglia” (Edizioni Il Saggiatore) ci mette al corrente sulla situazione disordinata della finanza globale, agitata da forze oscure ed incontrollabili, dandoci la penosa sensazione che le cose stiano ancora peggio di quanto credevamo. L’autrice, attraverso un viaggio sconvolgente nel nuovo ordine planetario, partorito da eventi epocali come la caduta dell’impero sovietico ed il travolgente sviluppo della Cina, espone le cause delle maggiori contraddizioni economiche contemporanee, dall’ascesa della finanza islamica al disastro dei mutui americani, cataclismi che rischiano di spazzare via secoli di conquiste sociali e trasformare il ceto medio occidentale nel nuovo proletariato della Terra.
Ci ammonisce sulla circostanza amara di un mercato senza regole ed ingovernabile in assenza di un potere politico impotente a governare un mondo globalizzato.
13 capitoli entusiasmanti e documentati senza appesantire il testo, che vanno da La fine della politica al Tribalismo economico, dalla Matrix del mercato ai Grandi illusionisti del ventesimo secolo. Una lettura scorrevole, che ci rende più maturi e consapevoli che il futuro è nelle nostre mani, se solo vorremo impegnarci a cambiare, nel nostro piccolo, la situazione.
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