venerdì 11 novembre 2011
HO INCONTRATO DIO IN CARCERE
Dio è in ogni luogo e può raggiungere ed illuminare il cuore di un uomo in ogni momento, dovunque egli si trovi, anche nel buio di una cella, dimenticato da tutti se non dalla cattiva sorte.
Posso testimoniarlo personalmente: sono un peccatore, non un delinquente e fino ad oggi ho creduto fermamente soltanto ad un Dio creatore ad una intelligenza suprema, che ha creato l’universo, dotandolo di leggi perfette. Mille dettagli ce lo confermano ogni giorno.
Più difficile è credere ad un Dio misericordioso, perchè ci capita spesso di osservare avvenimenti che riteniamo ingiusti, soprattutto quando ci toccano personalmente e noi ben sappiamo di essere innocenti, ma commettiamo l’errore di confondere la giustizia terrena, fallibile, con quella divina che lavora in tempi più lunghi.
Oggi sono felice perchè Dio non si è dimenticato di me, ha toccato il mio cuore e spero orienterà il mio futuro.
Volevo riconciliarmi con lui, confessarmi e comunicarmi. Peccato che a Roma, sede millenaria del Papato, per assistere alla Messa, bisogna prenotarsi ed io, neofita, da poco ospite dello stato, non lo ero.
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