venerdì 11 novembre 2011

AMNISTIA & INDULTO: QUALCHE PROPOSTA CONCRETA



Si parla tanto di amnistia ed indulto, alimentando inutili speranze tra i 70000 detenuti, stipati come bestie nelle carceri, dimenticando il delicato momento politico con un governo che vive alla giornata, per cui è pura utopia sperare che si possa raggiungere in Parlamento la maggioranza qualificata necessaria a varare un provvedimento di clemenza.
Si potrebbero invece svuotare rapidamente i penitenziari attraverso una legge ordinaria, che preveda il rispetto di leggi già esistenti, inapplicate per il congestionamento degli uffici dei giudici di sorveglianza, costretti, nonostante il loro lodevole impegno, ad esaminare con attese estenuanti migliaia di istanze.

Le ragionevoli proposte che mi sentirei di avanzare al legislatore sono:

1) Il diritto automatico ai domiciliari per chi deve scontare meno di un anno.

2) L’avviamento obbligatorio ai servizi sociali per tutti coloro che devono scontare gli ultimi tre anni di reclusione.

3) L’utilizzo della carcerazione preventiva solo in casi eccezionali, facendo tesoro del braccialetto elettronico in uso in tutti i paesi civili e non dimenticando che secondo la Costituzione si tratta di innocenti.

4) La possibilità di scontare la pena ai domiciliari per tutti i malati passibili di peggioramento in regime di reclusione e per chi ha compiuto 65 anni.

5) Trasferire in strutture attrezzate i tossicodipendenti per un più efficace programma di recupero, favorendo un futuro inserimento nella società.

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