La disfunzione erettile consiste nell'incapacità di ottenere o mantenere un'erezione soddisfacente per la durata del rapporto sessuale. Può comparire a tutte l'età, dalla giovinezza alla vecchiaia; per alcuni uomini può essere un problema occasionale mentre per altri diventa un problema frequente. Quando si presenta in episodi isolati può riflettere un disturbo fisico momentaneo o essere collegata a problemi psico-emotivi.
La disfunzione erettile è tuttavia una condizione da non sottovalutare poiché spesso può rappresentare un campanello d'allarme per altre patologie, talvolta anche gravi.
Secondo dati recenti, il disturbo colpisce tra il 10 e il 15% della popolazione maschile italiana di età superiore ai 18 anni. Può manifestarsi improvvisamente, in assenza di precedenti disturbi del sfera sessuale, o gradualmente, nel corso di un periodo di rapporti sessuali più o meno soddisfacenti. Si può manifestare come una difficoltà a raggiungere un'erezione atta al rapporto sessuale, o come un'impossibilità a mantenere l'erezione raggiunta durante il rapporto. La disfunzione erettile può accompagnarsi o no a calo del desiderio sessuale o ad altri disturbi della sfera sessuale, come per esempio dell'eiaculazione.
Quando si indaga sulle cause di questo fenomeno ci si trova di fronte a una concomitanza di fattori fisici e psichici. La disfunzione erettile condivide infatti molti fattori di rischio con le patologie cardiovascolari: ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, obesità, fumo di sigarette.
È per questo che a oggi viene considerata come un segnale precoce di malattia cardiovascolare. Tra le cause neurologiche annoveriamo: lesioni cerebrali e del midollo spinale e/o dei nervi periferici e tra quelle ormonali: deficit di androgeni, aumento della prolattina, alterazioni tiroidee. Inoltre numerosi farmaci possono indurre, direttamente o indirettamente, alterazioni dell'erezione, compresi gli antipertensivi, gli antidepressivi e i sedativi, oltre ovviamente all'alcol e alle droghe, che nel medio-lungo tempo producono danni neuro-vascolari. Tali lesioni possono essere anche prodotte da traumi della regione lombosacrale e pelvica o da interventi chirurgici a livello di colon, prostata e vescica. Tra le cause psicologiche rientrano la depressione, i sensi di colpa e di inadeguatezza, le preoccupazioni, lo stress e l'ansia, che concorrono ad inibire la risposta erettile e il desiderio sessuale.
Data questa molteplicità di possibili cause, una diagnosi corretta si rivela fondamentale, il paziente deve fidarsi del medico a cui si rivolge, l'andrologo, e confidargli senza timore qualsiasi sintomo o manifestazione. Gli esami di laboratorio su sangue e urine possono essere utili per determinare le condizioni generali e indagare eventuali disfunzioni ormonali, come il calo del testosterone, che interferiscono con la capacità erettile. Vi sono poi esami strumentali, come l'ecocolordoppler peniano dinamico: un'ecografia in grado di monitorare l'attività del pene in vari stadi. "primo aspetto da considerare nella prevenzione della disfunzione eretti le è sicuramente lo stile di vita. Una dieta non equilibrata, la non assunzione di frutta e verdura, l'eccessivo consumo di alimenti grassi, elaborati e salati, possono risultare dannosi non solo per la salute in generale e cardiovascolare, ma anche per quella sessuale.
Fondamentale nella prevenzione del deficit erettile è il mantenimento di idonei valori di colesterolo plasmatico e di pressione arteriosa, considerando che spesso le stesse terapie anti-ipertensive possono provocare o peggiorare un disturbo dell'erezione. Necessario e utile è ridurre al minimo il consumo di alcolici, superalcolici e fumo e praticare un'attività fisica regolare, anche se non eccessiva. Sono molti e molto antichi anche i rimedi naturali che curano la disfunzione erettile o hanno la pretesa di farlo. Purtroppo le dicerie popolari a volte attribuiscono effetti miracolosi a prodotti che di miracoloso non hanno nulla, come la polvere di corno di rinoceronte.
Si può far coincidere la data di nascita della pillola anticoncezionale con quella della rivoluzione sessuale che nel 1960 libera la femmina della nostra specie dall’atavico rischio di gravidanza legato al sesso.
Cambiano i rapporti tra i sessi: le donne diventano (finalmente) richiedenti, a volte esigenti, e i maschietti ... scappano. La parità a letto e fuori dal letto, la (ri)scoperta dell'orgasmo femminile, le stesse battaglie femministe sgretolano la fragile identità di genere maschile, creano ansia da prestazione, trasformano il rapporto sessuale in esame, generano la famigerata "sindrome dello spettatore" .
E’ una fuga che dura una quarantina d'anni. A Sandwich, nel Kent, si sta studiando un cardioprotettore che si chiama sildenafil, ma è diventa famosa come la "pillola blu". Inibisce l'enzima fosfodiesterasi 5, che si credeva importante per ridurre la pressione arteriosa. Gli anziani cardiopatici che usano la pillola sperimentale raccontano un inaspettato miracolo. Una potenza sessuale ritrovata che riporta indietro le lancette dell'orologio sessuale. Quella molecola verrà ricordata come la prima Rivoluzione del maschio. Era il 27 marzo 1998.
La pillola contro l'impotenza si assume un'ora prima del rapporto sessuale e a digiuno. Protegge dall'insuccesso fino a 12 ore e ha molti meno effetti collaterali e rischi per la salute di molti altri farmaci da banco. Purtroppo ha goduto di cattiva stampa: chi non ricorda i titoli da prima pagina di infarti e morti tragiche tra le lenzuola dovuti alla pillola? Era tutto falso: leggende metropolitane, fanfaluche. Non fa male al cuore, anzi. È controindicato in chi assume nitrati per l'angina pectoris perché i due effetti cardioprotettivi si sommano e la pressione può scendere troppo.
L'unico tallone d'Achilie del farmaco, sicuro e potente, è la durata. Come la carrozza di Cenerentola si ritrasforma in zucca al dodicesimo rintocco, così a 12 ore l'effetto svanisce.
Nel novembre 2003 inizia la Seconda Rivoluzione del maschio. Nasce un'altra che sarà subito un successo. La sua caratteristica è di iniziare a funzionare molto più tardi delle altre pillole dell'amore, ma di durare tantissimo: fino a 36 ore. Subito i media la battezzano" pillola del weekend". Tra l'altro recentemente approvato per curare l'ipertrofia prostatica. Ma questa è un'altra storia. La data della definitiva "presa della Bastiglia" è il 4 aprile 2011: una molecola già in commercio da tempo con la caratteristica di essere il più rapido ad agire e il più potente di tutti nell'inibire la fosfodiesterasi 5, diventa "orodispersibile". Significa che assume la forma di una anonima caramella al sapore I menta che si scioglie sulla lingua in un istante. "modo più efficace per recuperare la spontaneità dell'atto sessuale. Tutti quei maschi che vivevano la prescrizione delle pillole contro l'impotenza come una vergogna, trovano nella "mentina dell'amore" un farmaco potente: sicuro e rapido, col plusvalore della discrezione.
Ormai è stato il fenomeno dell'estate del 2012, quanto le varie" Sfumature del grigio" lo sono state per le signore sotto l'ombrellone. Il nome con cui sarà ricordata la Terza rivoluzione è ormai ufficiale: il Segreto del maschio. Il fascino del brand è difficile da scalfire. A giugno in Italia è scaduto il brevetto del Viagra e sono entrati in commercio medicinali generici a prezzo molto più basso. Nonostante ciò, il mercato è rimasto in mano alla Pfizer, la società che ha brevettato per prima la pillola blu, 15 anni fa.
Secondo i primi dati, due terzi dei consumatori infatti hanno preferito spendere di più pur di avere la pillola blu «di marca»,lasciando negli scaffali delle farmacie il Sildenafil, cioè il generico che, come previsto dalla legge, porta il nome del principio attivo. I dati arrivano fino al 31 agosto e raccontano di 328 mila confezioni acquistate, di cui 220 mila prodotte negli stabilimenti della multinazionale statunitense.
Le case farmaceutiche dei generici, come l'italiana Doc, sottolineano però che se si considera solo il mese di agosto i numeri sono un po' in crescita per i medicinali «no logo» e si augurano che con il passare del tempo i consumatori capiscano quanto possono risparmiare acquistando i loro farmaci, del tutto identici a quello di Pfizer. Le differenze di prezzo sono piuttosto rilevanti, a maggior ragione per un prodotto che viene venduto dietro prescrizione medica ma è totalmente a carico dei pazienti.
Una confezione di Viagra da otto compresse rivestite da cento milligrammi costa 117,8 euro. Chi rinuncia al brand risparmia un bel po'. Il Sildenafil della Doc infatti costa 65 euro, come quello di Teva e di Sandoz. Restano a prezzi più alti Accord, Mylan 94,24 e la stessa Pfizer, che per occupare tutti gli spazi del mercato ha messo in commercio un suo generico e lo vende a 96,30 euro. Una scelta azzeccata, visto che l'azienda si piazza seconda tra i produttori di farmaci «no logo» per volumi di vendita (il 16,7 per cento del totale), seguendo la stessa Doc (al 22,2 per cento) e precedendo la Teva (16,3 per cento).
Per una confezione da otto compresse da 50 milligrammi il prezzo varia dai 98 del Viagra ai 38 del generico più economico. Tutti risparmi che per ora attraggono pochi acquirenti, rendendo gli effetti economici della scadenza del brevetto ancora assai blandi per Pfizer. Che, grazie alle vendite della pillola blu è stata in grado di incassare qualcosa come due miliardi di dollari all'anno.
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