Il recente decreto sfolla carceri, un vero aborto giuridico, per far uscire qualche recluso dovrà lavorare su spacciatori ed immigrati clandestini ma non ha tenuto in alcun conto le esigenze improcrastinabili di migliaia di detenuti affetti da gravi patologie : Cardiopatici, Aids terminali, paralitici, ultrasessantacinquenni eccetera; detenuti non pericolosi e per i quali il rimanere in carcere equivale ad una lenta ed inesorabile condanna a morte.
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