Marisa Laurito |
Sono nata a Napoli e non mi sarebbe piaciuto di nascere in nessun’altra città. A Napoli il teatro lo respiri nelle strade da quando sei in fasce: la commedia, l’ironia e i tempi comici ti avvolgono come ti avvolge il mare.
Un famosissimo scrittore italo-napoletano Giuseppe Marotta, diceva che a Napoli ogni bambino nasce sotto il segno di una canzonetta, perchè mentre la madre grida per dare al mondo il figlio, qualcuno nella strada starà cantando ..O ‘sole mio, Io te vurria vasà, Ninì Tirabusciò.
Ninì Tirabusciò, si, era questa canzone che qualcuno stava cantando quando nacqui io a Napoli e per questo motivo ad otto anni raccolsi i miei lunghissimi capelli esattamente come li porto oggi…a mo’ di cocotte, come disse mia madre, e decisi che avrei fatto l’attrice. Il percorso è stato lungo e difficile, ma questo mi è servito molto per rafforzarmi e capire che il mestiere che avevo scelto è un mestiere serissimo e meraviglioso.
Eduardo De Filippo, il mio primo grande maestro, mi dette appuntamento per l’audizione il giorno in cui compivo ventun anni. Fu un segno del destino…potevo decidere del mio futuro, e firmare il contratto contro il volere di mio padre, che era molto contrario alla vita da “zingara” che mi apprestavo ad intraprendere. Sei anni con Eduardo, in teatro ed in televisione, e sempre nascosta dietro al sipario, rischiando multe quotidiane, per vederlo recitare.
Poi una marea di incontri speciali con caratteristi che mi avrebbero insegnato molto sul mestiere dell’attore. Andava di moda il cabaret ed Angelo Fusco e Salvatore Palomba, mi chiamarono per formare un gruppo al Teatro San Carluccio di Napoli, e così nacquero “i Cabarinieri”, eravamo cinque ed avemmo molto successo, un bellissimo periodo in questo teatrino purtroppo da poco chiuso.
Subito dopo arrivò il teatro d’avanguardia, e per una giovane attrice curiosa come me era difficile resistere al “nuovo” che non ebbe fortuna come il “vecchio…come la tradizione ” e con Mario e Maria Luisa Santella esplorammo teatro e televisione d’avanguardia, e poi l’incontro con il maestro Roberto De Simone per la prima commedia musicale, Eden Teatro, in verità avevo già recitato in un colossal della commedia musicale “Masaniello“, che aveva stravolto i canoni del classico teatro. Un’esperienza senza precedenti, uguale a nient’altro, emozionante e travolgente. Spingevamo, aiutati dal pubblico, che vedeva lo spettacolo all’impiedi, vari palcoscenici su ruote, che si componevano man mano dando luogo a spazi e scenografie diverse. Tutti giovani talenti con protagonisti d’eccezione Mariano Rigillo, Angela Pagano.
Poi anche per me arrivò il ruolo di protagonista, dopo tanti anni di gavetta, in Cafè Chantant con Tato Russo, e tanti altri incontri meravigliosi con altrettanti spettacoli elettrizzanti con Armando Pugliese, Elvio Porta, Ugo Gregoretti, Bruno Garofalo, Giggi Dall’Aglio, Mauro Gioia, Renzo Arbore, Vincenzo Salemme, Gino Landi, Manuela Metri: tanti anni di teatro con molti successi internazionali: “Masaniello”, “900 napoletano cantata d’ammore” di Bruno Garofalo con un produttore appassionato che non si può dimenticare Lello Scarano, la “Barilla boogie band” con Renzo Arbore, “Menopause the musical” di Manuela Metri.
Una mattina mi svegliò il telefono, era Luigi De Laurentiis che mi cercava per affidarmi, il ruolo della protagonista accanto a Manfredi e a Tognazzi ne’ “La Mazzetta“, non credevo alle mie orecchie! E così arrivò il cinema con la regia di Sergio Corbucci, un grande professionista che amava dire “mi pagano per giocare” e prima durante il teatro e poi anche dopo Corbucci tanti altri film e fiction con Vittorio Sindoni, Paolo Poeti, Nino Manfredi e Montesano, Nanni Loi, Pasquale Festa Campanile, Nocita, Oldoini, Maurizio Ponzi, Steno, Luciano De Crescenzo autore de’ “La Mazzetta” ed anche di “Così parlo Bellavista” ed anche uno, girato in Venezuela con Antonio Banderas per la regia di Calogero Salvo nel 1992: “Tierra Nueva“, che mi ha fatto vincere due premi importanti in sud America , come miglior attrice protagonista straniera. L’ultima fiction e’ stata “Baciati dall’amore” di Claudio Norza.
Ninni Pingitore mi chiamò col ruolo di prima donna al Bagaglino, si diceva che il Bagaglino portasse fortuna…e così fu. Iniziò l’avventura televisiva con Renzo Arbore.
Fortunatamente ne ho fatta parecchia di televisione bella: “Quelli della notte”, un programma di cui ancora oggi si parla per l’originalità,il divertimento e l’improvvisazione Le prime candid camera in America con Andy Luotto per “Buonasera Raffaella“, “Marisa La Nuit”, il primo programma di amarcord televisivo firmato da Larry King pseudonimo di Arbore, originale e molto economico, che ebbe un successo travolgente.
Ed arrivò anche il sabato sera con “Fantastico” nel ruolo di primadonna per due volte, con Adriano Celentano, uno show che sconquassò l’assetto della televisione, riscuotendo un successo ed un ascolto senza precedenti e poi anche con Pippo Baudo . E poi conduttrice di “Domenica in” una delle domeniche in di maggiore gradimento ed ascolto della nostra televisione, per la regia di Gianni Boncompagni, “Serata d’onore” con Gino Landi, “Paperissima” di Antonio Ricci, “Donne dell’altro mondo” con Pagnussat, “Domenica in…famiglia” con Michele Guardì, e Casa Laurito sul satellite una delle prime sperimentazioni. E pochi anni fa “Pasta Love e Fantasia” un programma divertente di cucina con Andy Luotto su Alice, e poi ancora un ritorno con Renzo Arbore in “Meno siamo, Meglio stiamo”
Molta pubblicità amata e molto premiata , tra le più importanti “Voiello” e “Slim Fast” e molti…tanti premi: Telegatti, Maschera d’Argento, Microfono d’argento, Personalità europea…ma il teatro non mi è mai uscito dal cuore. Ed ogni tanto torna in mio aiuto! Quando perdo la strada mi tende la mano e mi riporta nel mio vero mondo. Adoro il teatro, lo studio, il contatto col pubblico, ed il pubblico.
Così è arrivata questa ultima ed entusiasmante esperienza di “Show! Tutti insieme abbondantemente“. Ma ho parlato anche troppo…adesso la parola spetta a voi. Grazie!
La sua ultima interpretazione è nella commedia “La signora delle mele”, la quale inaugurerà la stagione del Cilea a Napoli, per poi passare al Quirino di Roma.
Nello spettacolo vengono descritti gli anni Trenta a New York, l’età dell’oro e gli emigranti.
La New York vivace e instancabile degli Anni Trenta, l’età d’oro dove muovono i loro passi personaggi, come Annie la vagabonda, Dave lo sciccoso .e Il giudice Blake. L:età del jazz, come la definì lo scrittore Francis Scott Fitzgerald, l'età del nuovo ritmo ' esistenziale che intrecciava suoni e voci afroamericani, mentre le grandi orchestre facevano danzare il mondo al ritmo del rag time e del fox-trot. L’atmosfera allegra della città dove la gioia di vivere era dappertutto dagli scantinati della 52esima strada agli esclusivi club di Harlem ,e ai teatri di Broadway da sfondo alla commedia musicale "la signora delle mele" che va in scena da martedì, al Teatro Quirino, con la regia e le scene di Bruno Garofalo, le canzoni di Nicola Piovani e i versi di Vincenzo Cerami. L’attrice Marisa Laurito e Giuseppe Zeno, il giovane interprete de "II Clan dei Camorristi", sono i protagonisti della pièce su testo teatrale di Riccardo Manaò, liberamente tratto dalla novella "Madame la Gimp" di Damon Runyon alla quale si ispirò, nel 1961, il film "Angeli con la pistola" di Frank Capra. Con loro in scena Giuseppe De Rosa, Mimmo Esposito, Antonio Ferrante e Mario Santella. La commedia dilata e arricchisce la storia narrata dalla pellicola di Capra, il racconto della piccola malavita newyorchese che incrocia le vicende di Annie la vagabonda, detta "la signora delle mele", un'emigrante italiana arrivata in America con grandi sogni, e di Dave lo sciccoso, un elegante gangster dal cuore d'oro deciso a cambiare vita e diventare onesto. In questa edizione"la signora delle mele" è stata ambientata alla fine del 1933, quando un presidente coraggioso, Franklin Delano Roosvelt, prese in mano le redini della nazione americana e la fece risorgere dalla Grande Depressione. In quei giorni venne abrogato il proibizionismo e si inaugurò una nuova era di benessere con il New Deal. Si tornava a vivere.
Ho conosciuto fugacemente Marisa Laurito quando era una signorinella ed abitava ancora in famiglia con i genitori ed il fratello minore, mio compagno alla scuola media Costantinopoli, che diventerà in seguito il manager della compagnia di Luca De Filippo e di cui ho parlato nel capitolo “L’erede di Eduardo” (consultabile in rete nel II tomo di “Quei Napoletani da ricordare”) www.achilledellaragione.it
Marisa Laurito interpreta La signora delle mele |
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