Eugenio Mazzarella |
Eugenio Mazzarella, nato a Napoli nel 1951, titolare della cattedra di Filosofia Teoretica alla Federico II è tra i maggiori studiosi del pensiero di Martin Heidegger. Nell’attuale legislatura è deputato.
In una delle sue opere principali, “Tecnica e Metafisica. Saggio su Heidegger”, Mazzarella indaga i processi decostruttivo-ermeneutici sottintesi all’heideggeriana storia della metafisica occidentale, fino a formulare un’ipotesi “ecologica” (in senso originario, come pensiero relativo all’abitare dell’uomo) relativa alle interpretazioni del “logos” eracliteo e della categoria aristotelica della “psysis” riscontrate nei saggi successivi alla cosiddetta “svolta” del pensiero di Heidegger.
In “Vie d’uscita. L’identità umana come programma stazionario metafisico”, le aporie di una metafisica del fondamento sono affiancate alla dimensione tecnica della contemporaneità, intesa storicisticamente come epoca di compimento del nichilismo. Centrale diventa l’idea di un “essere-alla-vita”, categoria che richiama in modo lampante l’”essere-nel-mondo” di heideggeriana memoria, le questioni teoretiche vengono così ridotte a questioni etiche riguardanti un’ontologia minima, ove la filosofia prima si trasformi in filosofia seconda, lasciando il posto ad un programma metafisico-antropologico di custodia e mantenimento della e nella propria epoca.
L’essere-alla-vita necessita di intendere la cultura come “endiadi di natura e storia, ma in questa endiadi natura prima ancora che storia”.
“Pensare e credere. Tre scritti cristiani” rappresenta un altro orizzonte del pensiero di Mazzarella; il rapporto tra religione rivelata e filosofia si gioca sullo sfondo di una prospettiva storicistica di matrice diltheyana, sebbene non siano esenti dalla riflessione Hegel, Schelling e la teologia dialettica contemporanea. Interessante è la prospettiva di una religione come “integrazione” e apertura all’amore fraterno, configurato nel concetto di “agape”.
I suoi scritti sono in ogni caso contrassegnati, com’è tipico della recente scuola di pensiero napoletana, sorta sulla scia delle dottrine di Benedetto Croce, da una ripresa di temi propri dello storicismo. (“Nietzsche e la storia. Storicità e ontologia della vita”).
In un dialogo costante con i teologi più liberali e moderni, quale ad es. Bruno Forte, Mazzarella si è occupato specificamente dei temi della bioetica, coniugando il tema della tutela della vita alla ripresa del concetto di sacralità (“Sacralità e vita”).
In “Opera media” (raccolta di poesie) ha inoltre messo in luce un talento poetico non indifferente, che gli è valso l’apprezzamento della critica e diversi riconoscimenti.
Tra i suoi libri ricordiamo:
- Tecnica e metafisica. Saggio su Heidegger, Guida, Napoli, 1981;
- Nietzsche e la storia. Storicità e ontologia della vita, Guida, Napoli, 1983, 2a ed. 2000;
- Storia metafisica ontologica. Per una storia della metafisica tra otto e novecento, Morano,
Napoli, 1987;
- Ermeneutica dell’affettività. Prospettive ontiche dell’ontologia heideggeriana, Guida, Napoli,
1983, 2a ed. 2002;
- Filosofia e teologia di fronte a Cristo, Cronopio, Napoli, 1996;
- Sacralità e vita. Quale etica per la bioetica?, Guida, Napoli, 1998;
- Heidegger oggi, a cura di E. Mazzarella, il Mulino, Bologna, 1998;
- Pensare e credere. Tre scritti cristiani. Morcelliana, Brescia, 1999;
- Vie d’uscita. L’identità umana come programma stazionario metafisico, Il melangolo,
Genova, 2004;
- Opera media. Poesie, Il melangolo, Genova, 2004;
- Lirica e filosofia, Morcelliana, Brescia, 2007;
- Vita Politica Valori. Sensibilità individuali e sentire comunitario, Guida, Napoli, 2010.
Mazzarella intervenne nella veste di relatore nel Salotto di Donna Elvira quando si approfondì la figura del filosofo Nietzsche, un pensatore molto caro a mia moglie, che da ragazza ha letto tutti i suoi libri ed in preparazione di un convegno esterno con la partecipazione di Sossio Giammetta.
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