Stella X |
Stella, quando comincia la sua nuova vita, è una signora della buona società napoletana, 30 anni, bionda, molto bella, un marito professionista affermato, un incarico presso la cattedra di Archeologia, una casa accogliente e ben frequentata, una colf a tempo pieno. Poteva essere felice ma non lo era a causa di un trauma infantile che aveva irreparabilmente segnato il suo sviluppo psicologico: all’età di 11 anni, durante una gita scolastica, l’autista del pullman, con un raggiro, aveva colto il fiore della sua verginità. Da allora, una frigidità incoercibile l’aveva accompagnata costantemente, impedendole addirittura lo stesso rapporto sessuale per un vaginismo refrattario a qualsiasi tentativo di cura, almeno fino al giorno in cui decise di rivolgersi allo studio di un famoso sessuologo inventore del vaginometro, apparecchio il cui scopo era la valutazione della capacità di una donna a raggiungere l’orgasmo, del quale aveva letto un articolo elogiativo sul mensile “Salute”. Dopo i primi incontri si stabilì, come spesso capita tra medico e paziente, un transfer che in breve li trascinò l’uno tra le braccia dell’altro e la coniugio sancì solennemente la completa e definitiva guarigione della paziente, che volle continuare a frequentare il medico per essere certa di essere guarita. Guarita lo era senza ombra di dubbio, anzi, lentamente, era caduta nella sindrome opposta perché era diventata una ninfomane insaziabile con chiunque, salvo che con il marito, verso il quale conservò un’ostinata ostilità che, ad ogni tentativo d’amplesso, risvegliava l’antico,incoercibile vaginismo. Con il medico si era creata un’intesa perfetta, che si sublimava ogni 4-5 giorni, anche se i sentimenti rimasero sempre estranei alla passione. Stella voleva essere posseduta da quanti più uomini possibile per cui la coppia clandestina decise d’iscriversi ad un esclusivo club di scambisti che si riuniva ogni settimana in un albergo di lusso di Via Veneto a Roma. I due, con la Ferrari del medico, volavano all’appuntamento nella hall dell’hotel, dove si sceglievano liberamente gli accoppiamenti, sempre diversi. Stella,avvolta nella sua pelliccia di visone e con una lingerie raffinata, era richiestissima mentre il marito putativo si arrangiava con le mogli di facoltosi professionisti, ricchi commercianti ed affini. Il colmo Stella lo raggiunse quando confessò al suo curante amante che voleva provare l’ebbrezza della prostituzione per strada e voleva essere protetta. Finalmente, a quel punto, il sessuologo capì che il suo compito era terminato e non seguì Stella in questa sua ultima, esaltante esperienza.
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