venerdì 25 ottobre 2013

Un regista di denuncia.

Gabriele Salvatores


Gabriele Salvatores (Napoli, 30 luglio 1950) è un regista e sceneggiatore italiano. Trasferitosi a Milano con la sorella Donatella e i genitori, il suo primo approccio al mondo dello spettacolo non avvenne attraverso il cinema: inizio' infatti la sua attività fondando nel 1972 a Milano (assieme a Ferdinando Bruni) il teatro dell'Elfo, per cui diresse molti spettacoli, definibili d'avanguardia. Si ricordano di quel periodo Comedians del 1985, commedia teatrale con protagonisti nomi allora poco conosciuti che in seguito diverranno attori di grande peso (Paolo Rossi, Claudio Bisio, Silvio Orlando) e Chiamatemi Kowalski del 1987, spettacolo che diede fama definitiva all'istrionismo di Paolo Rossi. Abbandona il teatro nel 1989, anno in cui passo' definitivamente al mondo della celluloide.
Del 1989 è il film Marrakech Express, cui segui' nel 1990 Turnè; entrambi questi film sono stati girati con il suo gruppo di attori-amici tra i quali Diego Abtantuono (insieme al quale possiede e gestisce la società di produzione cinematografica "Colorado", e del quale ha sposato l'ex-moglie) e fabrizio Bentivoglio (tra le attrici c'è Laura Morante). Nel 1991 giunse la consacrazione internazionale con Mediterraneo che gli valse il premio Oscar come migliore film, il montaggio ed il suono; un Nastro d'Argento nel 1992 per la regia e, nel 2003, l'Efebo d'oro per il film "Io non ho paura", tratto dal romanzo di Niccolo' Ammaniti.
Nel 1990 è anche regista dell'unico videoclip girato dal cantautore Fabrizio De Andrè, per la canzone La domenica delle salme. La sua cosiddetta "trilogia della fuga", composta dai tre film sopra citati, è idealmente proseguita nel 1992 con Puerto Escondido, film tratto dal romanzo omonimo di Pino Cacucci, su tematiche non dissimili dai predenti, nel quale ad Abatantuono si affianca l'attore Claudio Bisio. L'anno seguente dirige Sud (1993), tentativo di denuncia della situazione politica e sociale dell'Italia dal punto di vista degli emarginati e dei disoccupati, tra cui spicca l'interpretazione di Silvio Orlando.
Temi prevalenti delle sceneggiature sono la fuga da una realtà che non si comprende o non si vuole accettare e della quale è inutile un proprio tentativo di cambiamento, la nostalgia del gruppo e il viaggio, inteso come privo di una predefinita destinazione. Nirvana (1997) segna l'inizio di un periodo di sperimentazione narrativa durante il quale firmo' anche la regia di Denti (2000) e Amnésia entrambi con Sergio Rubini come interprete.
Nel 2003 Salvatores ha diretto Io non ho paura tratto dall'omonomo romanzo di Ammaniti. La pellicola gli vale una nuova nomination all'Oscar e il "Gattopardo d'oro" - Premio Luchino Visconti. Nel 2004 fonda la Colorado Noir, insieme a Sandrone Dazieri e Maurizio Totti.
Del 2005 è Quo vadis, baby?,tratto dall'omonimo romanzo di Grazia Verasani. Qui Salvatores riprende la sua voglia di sperimentazione usando tecniche digitali per tutta la durata del film e dirigendo un noir sui generis con atmosfere dark e spazi al limite della claustrofobia. Il ruolo di protagonista è stato affidato all'attrice e musicista Angela Baraldi.
Nel 2008 il canale satellitare digitale SKY Italia mette in onda una miniserie di Quo vadis baby? con la granparte degli interpreti del film. Nello stesso anno torna a dirigere un film tratto da un romanzo ancora di Niccolo' Ammaniti Come Dio comanda.
Nel 2010 esce Happy Family, tratto da una commedia teatrale di Alessandro Genovesi. A settembre dello stesso anno presenta fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia il documentario 1960.
Nel 2013 esce Educazione Siberiana, tratto dal romanzo autobiografico del 2009 di Nicolai Lilin.
Primo ciak a Trieste per il nuovo film di Gabriele Salvatores " Il ragazzo invisibile" che nel cast con Valeria Golino e Fabrizio Bentivoglio, Ksenia Rappoport e Aleksei Guskov, vede al centro i giovanissimi debuttanti Ludovico Girardello e Noa Zatta. "Si tratta una volta di più di una storia di adolescenza - dice il regista - un vero e proprio fantasy in cui contano più gli effetti speciali del cuore che quelli della tecnologia. La storia di un ragazzino che possiede il superpotere dell'invisibilità, ma a cui nessuno crede. Il film scritto da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo è prodotto da Indigo Film con Rai Cinema. Le dodici settimane di riprese iniziate ieri si svolgeranno in larga parte a Trieste. Ludovico Girardello è il vero supereroe alla maniera di Salvatores, gli credono soprattutto i bambini e pochi suoi coetanei.
Sarà un'altra storia di adolescenti, un fantasy del cuore di sicuro successo.

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