mercoledì 9 ottobre 2013

Un console esilarante

Antonio Cirino Pomicino



Antonio Cirino Pomicino è un ottantenne baldanzoso, da sempre al centro della vita sociale napoletana. Socio del Rotary, della Canottieri Napoli, da tempo immemorabile console onorario del Marocco, carica che interpreta come missione ai limiti del divino, organizzando periodicamente viaggi in Marocco di imprenditori ansiosi di investire colà, i quali vengono ricevuti in pompa magna da Re in persona nel suo sfarzoso palazzo da mille ed una notte.
Di famiglia numerosa con fratelli attori, giornalisti e ministri, infatti uno dei suoi germani è il celebre Paolo, a lungo braccio destro di Andreotti e ministro del bilancio, per il quale rinviamo alla sua biografia.
Erede di una lunga tradizione nel campo della siderurgia, ha continuato l’attività, dando lavoro a centinaia di famiglie.
All’epoca di tangentopoli i magistrati, non potendo colpire il potente Paolo, infierirono su Tonino ed il fratello Lucio con accuse pretestuose, che gli costarono tre mesi a Poggioreale e tre mesi ai domiciliari, per uscire poi a testa alta assolto con formula piena e con un indennizzo ridicolo, a fronte della sua attività che subì danni economici considerevoli.
Sono amico fraterno di Tonino da quando, In volo con le nostre famiglie verso un Valtur alle Mauritius, candidamente si presentò (a tal proposito consulta in rete “il medico personale di Berlusconi”). Da allora la nostra amicizia è cresciuta giorno dopo giorno, come un fiume in piena che si avvicina alla cascata ed abbiamo organizzato infinite manifestazioni in favore della nostra amata città; la più importante “Napoli capitale del Mediterraneo” all’Istituto degli studi filosofici (a tal proposito consulta “Il presidente di tutti gli Italiani” e se si vuol vedere la riunione, la teca televisiva di Radio Radicale del 26 ottobre 2002).
Un’ altra spedizione eroica fu quella all’esclusivo circolo Aniene di Roma, dove fummo ricevuti con tutti gli onori in un luogo praticamente inaccessibile , se non per gli iscritti, confessati e comunicati.
Abituale frequentatore del salotto di mia moglie Elvira è stato relatore in più occasioni, la più importante una feconda discussione sui fenomeni immigratori, in compagnia dei suoi colleghi consoli di Spagna, Portogallo, Svizzera, Austria e Senegal.
La sua frase più famosa è: “Viva le belle donne”, a dimostrazione lampante che a Napoli esistono due vulcani: uno silente, il Vesuvio ed uno in continua ebollizione Tonino Cirino Pomicino. 

Tonino Cirino Pomicino nel disegno di Francesco Ardizzone

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