venerdì 19 gennaio 2024

Ischia (l’antica Pithecusa)

  


“Ischia è come una montagna svizzera gettata in mezzo al golfo di Napoli e racchiude in sé tutti i vantaggi dei monti e del mare” è una frase di Alphonse de Lamartine, il celebre autore di ‘Graziella’ e schizza in poche parole per Ischia un felice ritratto che coniuga come meglio non si potrebbe alcuni topoi del romanticismo, un’immagine del secolo scorso che sembra coniata oggi per essere data in pasto ai mass-media attraverso le agenzie di viaggio. Ischia con le sue bellezze naturali fa parte oramai dell’immaginario collettivo, reso mitico ed affascinante dai racconti di tanti illustri visitatori che hanno propagandato le sue attrattive, ma essa è stata lungo per gli isolani luogo normale dell’esistenza, un’esistenza spesso difficile per l’isolamento, per la fatica del lavoro, per le frequenti incursioni dei pirati, per i periodici terremoti.

Prima del turismo di massa che oggi l’ha travolta e stravolta ci furono i viaggi e prima dei viaggi le esplorazioni. Esse hanno interessato diversi momenti della storia moderna: l'esplorazione appartiene al Rinascimento, il viaggio al periodo borghese, il turismo al nostro periodo proletario. Senza dimenticare l'importanza che l’isola ha avuto in periodo romano, angioino ed aragonese.

La vicinanza dei Campi Flegrei, tappa celeberrima ed ineludibile del Grand Tour, ha condotto sull’isola tanti incantati viaggiatori che hanno colto di Ischia aspetti che il tempo e l’incuria degli uomini hanno in parte offuscato. “Un angolo sperduto del mondo dove l’aria è temperata e salubre, la terra è estremamente fertile e ove sono montagne, colline, valli, piccoli campi pianeggianti, tutti fusi insieme in una verietà selvaggia e stupenda” sono parole di George Berkeley che nel 1717 descrive Ischia in una lettera ad un amico

In seguito le famose tavole che nei “Campi Flegrei” di Sir William Hamilton illustrano la natura vulcanica dei luoghi diffusero in tutta Europa l’immagine dell’isola che oggi è divisa in sei comuni: Ischia Porto, Casamicciola, Lacco Ameno, Forio, Serrara Fontana e Barano.

Il territorio è costituito quasi interamente da rocce vulcaniche perché molte eruzioni hanno riversato ampie colate di lava che attualmente si ornano in più punti di rigogliose selve di pini, che ben si sviluppano su un così ferace terreno.

Il castello aragonese è situato su di un isolotto trachitico e fu costruito nel 1441; in seguito venne a formare un grazioso borgo. Vittoria Colonna vi andò a nozze con Ferdinando d’Avalos e vi abitò a lungo.

Il porto di Ischia, uno dei pochi approdi naturali d’Italia, fino al 1854 non era che un tranquillo lago craterico costiero frequentato da pescatori e da cacciatori. Messo in comunicazione con il mare per ordine di Ferdinando II di Borbone è ora uno scalo dove a tutte le ore attraccano e partono natanti di ogni tipo.

Ad Ischia Porto fervono le iniziative culturali a dispetto dei frequentatori molto spesso disattenti e presi soltanto dal divertimento e dalla tintarella. Numerosi sono gli ateliers di artisti non solo isolani, e tra questi ci ha colpito in maniera particolare quello di Maria Gloria, una simpatica pittrice che sprizza vitalità da tutti i pori e la cui notorietà ha raggiunto oramai anche l’estero. Ella ha cominciato la sua attività negli anni Settanta sotto la benevola guida del mitico Vincenzo Funiciello, caposcuola indiscusso dei collages ischitani. In pochi anni di apprendistato Maria Gloria si rivelò un’artista prodigiosa realizzando magnifiche opere che piacquero anche ad alcuni istituti d’arte e di cultura che le tributarono validi riconoscimenti a testimonianza della sua eccellente intraprendenza. La sua è una tecnica originalissima: assembla stracci colorati a costituire un’immagine in cui il cromatismo è allegro e seducente ed il messaggio è semplice ed accattivante. Il suo atelier si trova a piazza Croce, nel cuore della passeggiata serale; il soggetto preferito un clown triste ed allegro nello stesso tempo, come il carattere della nostra simpatica Maria Gloria.


Il clown triste
il soggetto preferito di Maria Gloria

Proseguendo la passeggiata lungo la litoranea si incontra dopo qualche chilometro la cittadina di Casamicciola, posta sulla costa settentrionale, gradevole località di soggiorno con spiagge sempre affollatissime, stazione idrotermale celebre per le sue acque miracolose soprattutto nelle forme reumatiche ed artritiche. I fanghi fortemente radioattivi sono particolarmente apprezzati dalla clientela tedesca che approfitta da marzo a novembre degli efficaci benefici delle cure termali.

A Casamicciola ha sede la ditta Mennella, famosa in tutto il mondo per le sue ceramiche , frutto del lavoro di abili artigiani, che sfortunatamente diventano sempre più rari per la riprovevole disaffezione dei giovani verso il lavoro artigianale.

Piatti, bicchieri, tazzine, posacenere, lampadari, tutti di colori sgargianti e variopinti, che allietano le case dei fortunati acquirenti, fornendo un tocco di allegria, Alcune antiche lavorazione, che si tramandano di padre in figlio, costituiscono un segreto difficile da carpire.

Da anni nel mese di luglio presso il “Suisse Residence” dei fratelli Orofino si svolge un festival internazionale di scacchi che richiama sull’isola i più forti giocatori del mondo. La manifestazione, che mette in palio grossi premi, attira centinaia di qualificati scacchisti da tutta Europa, che si sfidano per ore incuranti del caldo e dei tanti richiami che distrarrebbero un comune mortale.

Nella tranquilla Lacco Ameno, ridente paesino confinante con Casamicciola, oltre a fonti termominerali particolarmente attive, hanno sede i più famosi alberghi dell’isola frequentati assiduamente da una clientela di VIP appartenenti al jet-set internazionale.

Sulla piazza principale, a ridosso del famoso ‘Regina Isabella’ si affacciano le vetrine della galleria ‘El Prado’, un negozio di antiquariato tra i più famosi d’Italia, sempre presente alle mostre ed alle esposizioni più prestigiose. Percorrendo le numerose sale, in compagnia dei titolari, raffinate figure di intenditori, tanto amanti dell’arte da trascurare spesso l’aspetto mercantile delle opere esposte, si possono ammirare tanti capolavori, da meravigliarsi che gli stessi possano trovarsi in vendita in una località di villeggiatura, per quanto rinomata, e non nelle vetrine di qualche antiquario di Roma o Firenze. Splendida una serie di tele ovali di De Mura rappresentanti i continenti, dalla vecchia Europa alla giovane America impersonata con le fattezze sode e prorompenti di una giovane fanciulla; una coppia di prodigiose nature morte floreali di Andrea Belvedere presenti alla grande mostra di New York del 1961 e pubblicate in tutti i libri di storia dell’arte; due imponenti candelabri d’argento di gusto barocco, che farebbero la felicità della più raffinata padrona di casa e per finire mobili di ogni epoca e di ogni stile, sempre pezzi di altissima qualità rifiniti con grande cura del particolare.

I fiori rappresentano uno degli elementi più pregnanti di Ischia, isola verde per antonomasia, ove allignano le specie più diverse, talune rarissime alle nostre latitudini. Palme, banani, cedri, cycas trovano nel clima caldo e nella terra fertilissima il pabulum per crescere e svilupparsi rigogliosamente.

Numerosi sono i vivai ed i negozi specializzati nell’allestimento di giardini lussureggianti e tra questi uno dei più noti è il ‘Cactus’ in località San Francesco, della signora Lucia Capuano, che conta tra i suoi clienti gli alberghi più importanti e le ville più esclusive. Figlia d’arte, il padre Mario ha curato il giardino a tanti personaggi famosi, la signora Capuano, che ci accoglie tra le piante più strane dal penetrante e misterioso profumo, ci confida di avere con la flora dell’isola un feeling particolare sin da quando era bambina e si divertiva a coltivare fiori nel suo piccolo orticello. “Le piante per crescere bene hanno bisogno di cura ed amore perché come tutti gli esseri viventi sono dotate di sensibilità”

   

 Una splendida tela di Francesco De Mura

I titolari della galleria ‘El Prado’


La signora Lucia Capuano mentre parla con i fiori

L'Antico è viceversa una bottega d’antiquariato gestita con passione e ed amore da due soci, i signori Iacono e Tremante, amici per la pelle ed uniti dalla stessa passione per cose antiche da scovare insieme nei piccoli mercatini e e nelle antiche case dell’isola. Oltre a pezzi di pregio come una credenza senese del XIX secolo,manifattura artistica dell’epoca proveniente da una villa del Chianti, ed un bambin Gesù del secolo XV in legno laccato, scuola del Verrocchio, appartenente ad una madonna che si trova nel Duomo di Siena, il negozio dispone di un’ampia scelta di oggettistica offerta a prezzi molto interessanti e che spesso trova collocazione tra collezionisti stranieri in vacanza.

Il Comune di Forio con il suo porto turistico si estende sopra un promontorio ed è la patria dello squisito vino Epomeo, già delibato con gusto dagli antichi romani

Il centro culturale della cittadina è rappresentato dalla Galleria Del Monte, un cenacolo che tratta arte contemporanea, ove grazie alla passione dei proprietari Giuseppe e Maria Rosaria è possibile incontrare artisti, giornalisti, scrittori nel corso dei numerosi dibattiti e vernissages che si svolgono durante l’anno. Grandi mostre si sono tenute di recente. Afro con tutta la sua produzione grafica, Eduard Bargheer con oltre 50 opere, l’espressionismo tedesco ed il maestro Capogrossi. Attualmente, dopo l’inaugurazione nella suggestiva cornice del Castello Aragonese, si sta svolgendo un’antologica dell’opera grafica di Alberto Burri, che sarà visitabile fino a tutto settembre per la gioia dei suoi numerosi estimatori.

Il  professor Del Monte e la sua consorte hanno sempre prediletto un’arte contemporanea di profilo internazionale, perché la clientela molto competente è costituita quasi esclusivamente da stranieri.

Una delle poche eccezioni è stata quest’anno la personale di Raffaele Iacono, un isolano che si sta imponendo come uno dei rappresentanti più interessanti del panorama artistico italiano contemporaneo, con atelier in una delle antiche torri di Forio.

E per concludere il comune più montagnoso dell’isola, parzialmente arroccato sull’Epomeo, è Serrara Fontana con la sua brava rotonda belvedere dal panorama mozzafiato e il promontorio di Sant’Angelo. Il gioioso paese a sud della montagna si affaccia su un orizzonte ampio e delizioso che nei giorni di cielo limpido abbraccia la penisola sorrentina e Capri, von la quale rivaleggia ad armi pari la frazione di Sant’Angelo, la località più chic dell’isola, ricca di famosi ristoranti come il ‘Pirata’, di ricercate boutiques come la ‘Caprese’ ma soprattutto dotata di acque minerali sulfuree, una vera panacea per le affezioni ginecologiche e respiratorie. Tra i complessi termali vi è il ‘Tropical’, stracolmo di fiori, piante esotiche e tropicali di ogni genere dal quale si può ammirare un panorama tra i più famosi dell’isola. Posto sulle pendici della baia di Sant’Angelo, a breve distanza dalla splendida spiaggia di Cava Grado, possiede piscine modernissime a varie temperature ed è in grado di offrire una completa cura termale. Famosa è la sua sauna naturale e la grotta romana.

Dalla sua scuola di fisioterapia è sbocciata Angela Abundo, la più rinomata massaggiatrice dell’isola, direttrice di uno studio dove si affrontano con successo le più diffuse patologie reumatiche, facendo ricorso anche, se necessario, a discipline orientali. Per avere un appuntamento da lei è impresa ardua perché le sue mani passano per miracolose.

L’isola di Ischia si trova a gestire oggi un difficile riequilibrio tra fasti del passato, esigenze del presente, prospettive del futuro; lentamente è in atto una trasformazione da mito dell’anima a meta del turismo, spesso di massa e disordinato.

Bisognerà trovare una formula che sappia contemperare le esigenze del turismo napoletano, a volte chiassoso ed invadente, con la necessità di quello straniero, tedesco in particolare, che cerca la pace e la tranquillità. Non saranno certo provvedimenti demenziali come quello emanato quest’anno che vietava lo sbarco delle auto dei proprietari non residenti a salvare la tranquillità dei villeggianti, bensì il futuro dovrà essere necessariamente incentrato nella massima valorizzazione delle peculiarità che fanno unica quest’isola: le acque termali, il buon vino, le tradizioni artigianali, la calda ospitalità.


 i simpatici signori Iacono e Tremante, titolari del negozio ‘L’antico’

 un serafico Bambin Gesù del XV secolo


i coniugi Del Monte animatori dell’omonima galleria    



Nessun commento:

Posta un commento