sabato 14 dicembre 2013

Un regista originale e surrealista

Pappi Corsicato

Pappi Corsicato, nato a Napoli nel 1960, fa parte della nouvelle vouge dei registi napoletani.
Pappi Corsicato negli anni '80 seguì corsi di danza e coreografia a New York presso l'Alvin Alley Dance School, recitazione all’Accademia di Arte Drammatica. Nel 1990 lavora come assistente di Pedro Almodovar durante le riprese del film Légami!; nel 1991 realizza il cortometraggio "Libera" con Iaia Forte, che diventerà un episodio del lungometraggio omonimo presentato al Festival di Berlino nel 1993. Il film vince il Nastro d'Argento come migliore opera prima, la Grolla d'Oro, il Globo d'oro della Stampa Estera e il Ciak d’oro. Nel 1995 dirige I buchi neri, con Iaia Forte, Vincenzo Peluso e Manuela Arcuri, che partecipa al festival di Venezia nella sezione Notti Veneziane. Nello stesso anno è il regista del videoclip del brano Nun te scurdà degli Almamegretta. Nel 1997 gira l'episodio "La stirpe di Iana" del film collettivo I vesuviani, con Iaia Forte e Anna Bonaiuto. Nel 2000 mette in scena al Teatro San Carlo di Napoli l'opera lirica Carmen. Nel 2001 dirige Chimera. Dopo sette anni torna alla regia con il film Il seme della discordia, con Caterina Murino e Alessandro Gassman. Nel 2009 gira un documentario sul pubblicitario Armando Testa, Armando Testa - Povero ma moderno, invitato come evento speciale al Festival di Venezia nella sezione Orizzonti, dove vince il premio Pasinetti del sindacato giornalisti cinematografici. Dal 1994 ad oggi ha realizzato 28 documentari sull'arte contemporanea. I suoi lavori sono stati invitati al Modern Tate Museum di Londra, al Centre Pompidou di Parigi ed altri musei e festival nazionali ed internazionali.
Come attore ha prestato il suo volto al documentario di Laura Betti Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno. Vive e lavora tra Napoli e Roma. È stato direttore artistico della Fondazione "La Colombaia di Luchino Visconti". Rappresenta un genere cinematografico poco praticato nel cinema italiano, quale quello surrealista - simbolista, distinguendosi per l'originalità e l'innovatività delle sue opere.
Dopo anni di silenzio Corsicato è tornato sulla scena cinematografica italiana presentando a Venezia il film Il seme della discordia, ispirato al "La marchesa von O", il romanzo di Heinrich von Kleist. Nel 2009 firma il corto Questione di gusti e nel 2011 la commedia Il volto di un'altra con Alessandro Preziosi e Laura Chiatti.
Ricordiamo i suoi principali film:
Libera (1993) Nastro d'Argento miglior regista esordiente 1994
I buchi neri (1995)
La stirpe di Iana - episodio I vesuviani (1997)
I colori della città celeste (cortometraggio, 1999)
Chimera (2001)
Troppo breve per toccare il cielo – Too Short For Sky (cortometraggio, 2001)
Il seme della discordia (2008)
Questione di gusti (cortometraggio, 2009)
Il volto di un'altra (2012)
Ha poi realizzato documentari, Videoclip e spot pubblicitari:
Argento puro, backstage del film Nitrato d'argento diretto da Marco Ferreri
Argento e Pappi, documentario - intervista su Dario Argento per Rai Sat Cinema
Questi fantasmi di Eduardo De Filippo, con John Turturro, Teatro Mercadante, Napoli (2006)
Armando Testa - Povero ma moderno (2009)
Almamegretta, Nun te scurdà (1994)
Nino D'Angelo, Brava gente (2005)
In particolare molti documentari si riferiscono all’arte contemporanea:
La montagna di sale - Mimmo Paladino (1995) immagini del montaggio dell’opera di M. Palladino, Napoli, Piazza Plebiscito
Offertorio Kounellis (1996) immagini del montaggio dell’opera di J Kounellis, Napoli, Piazza Plebiscito
I colori della città celeste - Mario Merz (1998) immagini del montaggio dell’opera di M. Merz, Napoli, Piazza Plebiscito
Le heaume enchanté - Mimmo Paladino (1998) varie immagine del lavoro di M. Paladino a Poggiobonsi
Gilbert and George (1998) immagini della mostra e intervista G and G, Napoli, Museo di Capodimonte
Richard Serra: Piazza Plebiscito (2003) immagini del montaggio dei lavori di Richard Serra, Napoli, Piazza Plebiscito, Menzione speciale giuria Festival sur l'art di Montreal
Sol Lewitt (2005-2006) Napoli, Piazza Plebiscito
Annali delle Arti, Events on a J. Kounellis Exhibition (2006) Napoli, Museo M.A.D.R.E.
Ettore Spalletti: ritratto (2007)
Luigi Ontani al Museo di Capodimonte (2009), selezionato al Festival di Roma
Di recente ha eseguito uno spot su un argomento che gli sta particolarmente a cuore.
Pappi Corsicato torna al Lido per lanciare lo spot contro l'omofobia che aveva presentato in anteprima all'apertura del Palermo Pride. S'intitola «Let's Fall in Love» e in tre minuti racconta «il diritto di tutti di vivere senza paura i propri sentimenti». Protagonisti due ragazzi che si tengono per mano in un centro commerciale sfidando gli sguardi ora benevoli ora malevoli della gente. Una torta delicata e una bella lezione di cinema civile. Con il regista napoletano alla Mostra ci sono anche l'ex parlamentare Paola Concia, da sempre in prima linea nella lotta per i diritti dei gay, e la produttrice Evelina Manna.
Partiamo dal soggetto, Pappi. 
«Volevo parlare dell'adolescenza, l'età della scoperta e dell'accettazione della sessualità. Un momento delicato, il più esposto al rischio bullismo. Ho messo due diciottenni attratti l'uno dall'altro tra la folla di un ipermercato: l'idea era quella di mostrare che anche uno sguardo può condizionare la percezione di sé e il comportamento». 
Il messaggio dello sport 
«È un invito a non avere paura, a vivere i sentimenti con leggerezza e serenità. Senza sentirsi colpevoli, o sotto accusa». 
Com'è nato il progetto? 
«Evelina Manna aveva già realizzato con la Moody Production due filmati su altrettanti temi al centro del dibattito sociale e politico: la violenza sulle donne e l'emigrazione. Lo spot contro l'omofobia completa la trilogia. Mi ha proposto di dirigerlo e ho accettato con piacere, è una battaglia che sento molto e mi sembrava giusto sostenerla». 
Dove e quando si vedrà il filmato? In quali circuiti? 
«Speriamo di mostrarlo ai ragazzi nelle scuole e al pubblico delle sale, prima che comincino i film. Oppure in televisione, come pubblicità progresso. Le strade per avviare un discorso di civiltà e portarlo avanti in modo non frammentario sono tante. Venezia, con la sua forza mediatica, può darei un grande aiuto». 
Anche la rete sta facendo la sua parte. 
«Vero, sono moltissime le visualizzazioni su YouTube, un successo virale. Lo spot nasce da un'iniziativa privata e non è sostenuto da alcuna istituzione. Cammina sulle sue gambe, e io sono contento così».
Più volte ho avuto modo di scambiare qualche chiacchiera con il regista, perché la sua famiglia ha una splendida villa a Posillipo accanto a quella del mio amico Arturo (consulta in rete “Arturo un amico fraterno”.
Una scena di  «Let's Fall in Love» di Papi Corsicato


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