Il chiostro di Santa Chiara, realizzato nel 1739-42, si deve all'estro creativo di Domenico Antonio Vaccaro, il quale lo trasformò completamente, mantenendo della costruzione angioina gli archi del portico su pilastri ottagonali e creando un raffinato laico giardino rustico, decorato da riggiole maiolicate di Donato e Giuseppe Massa, rappresentanti di una nota scuola napoletana di ceramica, che riprendono paesaggi e scene bucoliche napoletane.
Nel chiostro trovano posto, tra il verde lussureggiante dei pergolati e i vivi colori delle maioliche, due fontane. Una con una sola vasca e un’altra a tazza, montata su un basamento con quattro piccoli leoni del XIV secolo.
Come dimostra la raffigurazione sul dossale di uno dei sedili maiolicati al centro del chiostro, la fontana trecentesca ornata da leoni doveva far parte del chiostro già prima dell'intervento di ristrutturazione settecentesco del Vaccaro, il quale suddivise lo spazio in quattro quadranti all'interno dei quali sistemò le aiuole con il giardino rustico.
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