sabato 1 marzo 2025

La fontana della tazza di porfido

  

La fontana della Tazza di porfido, detta anche fontana delle Quattro stagioni o anche delle Paparelle, si trova al centro di un ampio piazzale della Villa Comunale di Napoli.

In questa posizione fu costruita una prima fontana in occasione dei lavori di apertura della villa e vi fu collocato un gruppo scultoreo in stucco rappresentante Partenope e il Sebeto eseguito da Giuseppe Sanmartino. Questo fu rimosso nel 1791 allorché Ferdinando IV decise di collocarvi il Toro Farnese antica statua romana proveniente dalle terme di Caracalla. Anche il toro Farnese venne  rimosso nel 1826 per essere custodito nel Museo archeologico nazionale già Real museo borbonico. Fu deciso allora di sostituire il Toro Farnese con una vasca (la tazza), realizzata da un blocco monolitico in granito egizio, proveniente del tempio di Nettuno a Paestum, ma  collocata nella cattedrale di San Matteo a Salerno già dall'XI secolo. 

 

La fontana originale col Toro Farnese
 
Fontana della Tazza di porfido in un dipinto ad olio del 1909 di Eliseu Visconti


La fontana è composta da una grande vasca circolare con un grosso "scoglio" in pietra lavica al centro. L'antica vasca poggia su quattro leoni disegnati dall'architetto Pietro Bianchi e a loro volta collocati su uno scoglio di pietre laviche. Al centro della conca è presente una testa di Medusa.

Viene definita popolarmente 'a funtana d'e paparelle per il fatto che nella vasca in passato nuotavano gruppi di oche o anatre. Intorno allo spazio circolare della fontana sono sistemati quattro busti raffiguranti allegoricamente le stagioni (di qui la denominazione delle Quattro Stagioni): i busti collocati su dei lunghi piedistalli raffigurano rispettivamente Flora, allegoria della primavera; Cerere, simbolo dell'estate; Bacco con un grappolo d'uva, in rappresentazione dell'autunno (il periodo della vendemmia) e infine un vecchio che cerca di avvolgersi nei suoi panni cenciosi per riscaldarsi, simbolo dell'inverno. 

 

Particolare 

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