Angela Luce |
Angela Luce, nata a Napoli nel 1938 è una cantante, ma ha lavorato anche per il teatro, il cinema e la televisione.
Giovanissima esordisce nella Piedigrotta Bideri con la canzone Zì Carmilì. Tra i suoi successi So’ bambinella ‘e copp’ ‘e quartiere, di Raffaele Viviani nello spettacolo Napoli notte e giorno , diretto da Giuseppe Patroni Griffi e presentato al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Grazie a questa canzone, Angela Luce è l’unica artista al mondo ad essere presente nell’ Archivio Storico della Canzone Napoletana con la doppia esecuzione dello stesso brano. Ha partecipato ad Un disco per l’estate 1973 con La casa del diavolo e a Un disco per l’estate 1975 con Cara amica mia.
La canzone Ipocrisia le è valso il secondo posto al Festival di Sanremo 1975 (in quella occasione fu anche l’unica partecipante al festival ad entrare in classifica oltre la vincitrice); ha inoltre vinto la “Maschera d’Argento” per l’interpretazione de L’ultima tarantella ed il secondo premio al Festival di Napoli 1970 con “’O divorzio”. Ha cantato La leggenda del lupino in mondovisione dalla Basilica di Santa Chiara di Napoli.
Per quanto riguarda l’attività cinematografica, Angela Luce ha interpretato circa 80 film accanto ai maggiori attori italiani, da Totò ad Eduardo De Filippo, da Aldo Fabrizi a Marcello Mastroianni, ad Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Giancarlo Giannini e diretta da molti noti registi, tra i quali Pier Paolo Pasolini, Luchino Visconti, Franco Zeffirelli.
L’interpretazione ne L’amore molesto di Mario Martone le è valso il David di Donatello e la nomination per la Palma d’oro a Cannes; La seconda notte di nozze di Pupi Avati le è valsa la nomination per il Nastro d’Argento; con Malizia di Salvatore Samperi ha vinto la Medaglia d’oro all’Anteprima del Cinema Mondiale di Saint Vincent; per il film Il Decameron di Pier Paolo Pasolini ha vinto il premio Reggia d’Oro della città di Caserta.
Tra i tanti film interpretati ricordiamo anche La Sfida 1958 di Francesco Rosi, Il Vedovo 1959 di Dino Risi, Letto a tre piazze 1960 di Steno, Signori si nasce 1960 di Mario Mattoli, Lo Straniero 1967 di Luchino Visconti, Dove vai tutta nuda? 1969 di Pasquale Festa Campanile, Il Decameron 1971 di Pier Paolo Pasolini, Il Contratto 1981 di Eduardo De Filippo, La seconda notte di nozze 2005 di Pupi Avati, Passione 2010 di John Turturro.
Nel teatro entra dalla porta principale, scritturata da Eduardo De Filippo non ancora ventenne, interpreta ruoli tra i più significativi del grande drammaturgo, fino ad arrivare ad essere protagonista con lo stesso Eduardo alla registrazione televisiva della commedia il Contratto, e anche nel teatro la sua attività è stata una continua ascesa: ha recitato per due anni con La Scarpettiana, per quattro anni con Eduardo De Filippo, per quattro anni con Peppino De Filippo e altri quattro anni con Nino Taranto, fino ad arrivare ai più importanti festival della prosa: quello di Wiesbaden in Germania con Napoli notte e giorno di Raffaele Viviani, quello di Parigi con Sarah Bernhardt con Le metamorfosi di un suonatore ambulante di Peppino De Filippo, quello di Londra al teatro Old Vic, ancora con Napoli notte e giorno e le metamorfosi di un suonatore ambulante, quello di Buenos Aires al teatro Coliseum, con Rugantino di Garinei e Giovannini e quello di New York al teatro Mark Hellinger, ancora con Rugantino, dove ha sostituito Bice Valori nella parte di Eusebia.
Frequenti le partecipazioni alla prosa radiofonica e televisiva della RAI, ad iniziare dalla fine degli anni Sessanta; tra le altre sue cose figurano: Storie della camorra, sceneggiato televisivo di RAI 1 del 1978, diretto da Paolo Gazzarra; Il cappello del prete, sceneggiato televisivo di RAI 1 del 1970, diretto da Sandro Bolchi; è anche protagonista dell’operetta Al cavallino bianco, cono Paolo Poli, Gianrico Tedeschi e Tony Renis con la regia di Vito Molinari; il celeberrimo Peppino Girella, scritto da Eduardo De Filippo e interpretato dallo stesso Eduardo, Luisa Conte, Enzo Cannavale Giuliana Lojodice, il ruolo di Angela Luce era quello di Donna Clotilde, proprietaria del Bar Stella, lo sceneggiato fu trasmesso nel 1963, in sei puntate su RAI 1.
Nel dicembre 2008 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, dal titolo Momenti di…Luce, per l’editore Guida di Napoli, con presentazione guidata dal regista Pupi Avati. Alcune poesie inserite nel libro sono già divenute canzoni, grazie alle musiche di Leonardo Barbareschi e con questo ha vinto il premio speciale del Presidente (unitamente a Sergio Zavoli e Guido Ceronetti), assegnato nell’ambito del Premio Letterario Camaiore 2009.
Il 3 Aprile 2013, al Teatro Mercadante di Napoli, il Comune di Napoli ha organizzato una Serata d’onore per Angela Luce, un concerto-evento per celebrare i suoi sessanta anni di carriera, nel teatro gremito, presenti molti artisti e personaggi della cultura, intervenuti per renderle omaggio, presente il Sindaco De Magistris.
Tra le muse della canzone napoletana, Angela Luce è stata senza dubbio una delle massime interpreti, con la sua voce calda e sensuale e con la sua personalità appassionata e sincera fino alla sfida, che incarna veramente l’essenza della femmina partenopea. Per lei il successo arrivò prestissimo, quando in Italia c’era la prima donna ambasciatrice, l’americana Claire Booth Luce, Angela ne rimase affascinata e decise di cambiarsi il cognome.
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