martedì 9 agosto 2022

Edifici abbandonati, barboni disperati



A Napoli esistono infiniti edifici pubblici di grandi dimensioni che, se restaurati, sarebbero in grado di ospitare decine di migliaia di persone.
Possiamo citare l'ex manicomio Leonardo Bianchi, sito sulla salita di Poggioreale e composto da 19 palazzoni o l'ex base Nato di Bagnoli di eguali proporzioni, oppure l'ex riformatorio di salita Pontecorvo o l'ex manicomio giudiziario di S. Efremo Nuovo, entrambi da tempo parzialmente occupati da gruppi di estrema sinistra.
Ma lo scandalo che grida vendetta e che vogliamo segnalare ai nostri lettori è costituito dal convento di S. Monica, sito all'inizio del Cavone, composto da centinaia di stanze perfettamente arredate, mentre le monache che lo abitano sono meno di dieci.
Basterebbero pochi soldi, attingendo ad appositi fondi europei e si potrebbe dare una sistemazione dignitosa a decine di migliaia di barboni o di immigrati, più o meno clandestini.
Come potremo continuare a dormire beati nei nostri letti con il pensiero che tanti nostri simili, solo più sfortunati di noi, devono arrangiarsi, avendo come tetto il cielo e come giaciglio la pubblica strada.

Achille della Ragione

 


La Repubblica N , 11 agosto 2022

 

Il Mattino - pag.38 - 13 agosto 2022

 


2 commenti:



  1. Grande,immenso Achille,complimenti e auguti!
    Mario De Bonis

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  2. Ciao papà
    Vorrei ritornare sulla discussione che abbiamo avuto ad Ischia riguardante il reddito di cittadinanza.
    A questo proposito di inviterei a leggere un breve articolo di chiara Saraceno responsabile del comitato scientifico per il reddito di cittadinanza .
    https://www.lavoce.info/archives/96280/dieci-domande-e-risposte-per-conoscere-il-reddito-di-cittadinanza/
    Sia tu che Gian Filippo siete per l'abolizione del reddito di cittadinanza. Il vostro argomento è che chi lo percepisce poi campa sulle spalle dello Stato italiano e fa altri lavoro a nero. Inoltre, argomento di Gianfy è che i beneficiari del reddito di cittadinanza sono tutti fannulloni che rifiutano le offerte di lavoro.
    Forse Andrea di Sauro si ma non tutti.
    La dottoressa Saraceno che come di dicevo è alla guida del comitato scientifico sul reddito di cittadinanza chiarisce alcuni punti importanti.
    Prima di tutto che il reddito di cittadinanza non è dato solo a chi è teoricamente occupabile ma si rivolge anche a chi si trova in condizioni di povertà assoluta. Quest'ultimo sono la metà di tutti i percettori. Quindi il dibattito politico sul rapporto tra percepimento del reddito di cittadinanza e occupazione è solo relativo agli occupabili ed è troppo politicizzato.
    Seconda cosa importante: il reddito di cittadinanza è una misura che integra il lavoro regolare ma precario e decentemente pagato. È quindi normale che il 40% dei nuclei familiari che beneficiano del reddito di cittadinanza registrano almeno un lavoratore "certificato" presso l'INPS.
    Dal mio modestissimo punto di vista trovo ingiusto che l'80% del salario di un lavoratore venga detratto dal reddito di cittadinanza perché questa misura scoraggia il lavoratore ad accettare un occupazione regolare che non offra un reddito sufficientemente più elevato del reddito di cittadinanza e per un lungo periodo. Trovo ingiusto anche il decreto "aiuti", poi trasformato in legge, che permette ai datori di lavoro di denunciare i beneficiari del reddito di cittadinanza che non accettano un'offerta di lavoro "congrua " , senza per essere obbligati a documentare l'effettiva congruità. Non è una misura giusta.
    Credo che dovresti ripensare alla tua posizione sulla questione
    Tiziana

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