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01 - Il castello di Limatola visto dall'alto |
Una mia vecchia… e cara amica, Olga, mi ha regalato un libro, ricco di foto a colori, scritto da una nota studiosa, la professoressa Vega de Martini, che mi ha permesso di conoscere un gioiello poco noto: il Castello di Limatola (fig.1), un piacere che voglio condividere con i miei lettori.
Custode di una preziosa memoria storica, il Castello di Limatola, dopo decenni di oblio, rivive oggi il suo antico splendore donando prestigio e lustro ad un incantevole borgo. Il possente maniero sovrasta l’antico borgo medioevale, si trova a guardia della valle solcata dal fiume Volturno, tra il massiccio del Taburno, il monte Maggiore ed i monti Tifatini. Sorge su una collina che sovrasta il Borgo, in posizione strategica. Si erge maestoso da una morbida altura su un magnifico panorama che raccoglie la vista del Matese e del Taburno, a circa 8 Km dalla Reggia di Caserta e a 27 Km da Napoli.
Venne edificato dai Normanni sui resti di un’antica torre longobarda. Il Castello di Limatola è sito nella parte alta del centro storico, su di una collina, in posizione strategica. Dal portone di ingresso (fig.2) ad antichi pozzi e monumenti marmorei sono tanti i resti archeologici su cui soffermarsi e meditare.
Al 1277 risalgono gli interventi promossi da Carlo I d’Angiò, da riconoscersi negli ambienti a volte ogivali contigui alla parte più antica della struttura corrispondente al mastio di forma rettangolare.
Ai Conti Della Ratta, feudatari di Limatola dal 1420, sono ascrivibili gli interventi sulla cinta muraria più esterna e di ristrutturazione ed ampliamenti attuati in alcuni ambienti sulle scale e sulle logge, di gusto rinascimentale.
Nel secondo decennio del XVI secolo, Francesco Gambacorta e Caterina Della Ratta effettuarono interventi sulle strutture difensive e sulla Chiesa palatina di San Nicola che conserva però l’originario portale romanico.
Durante il Rinascimento, importanti lavori di ristrutturazione lo trasformarono da dimora militare, di cui conserva ancora alcune caratteristiche come la Cinta Muraria intervallata da torri e la Scarpata fino all’altezza del cornicione, a dimora signorile.
Nei secoli vi hanno dimorato donne potenti come la Duchessa Margherita De Tucziaco, la leggiadra Contessa di Caserta Anna Gambacorta e la coltissima Contessa Aurelia D’Este.
Nella chiesa palatina del Castello di Limatola è conservato il Polittico raffigurante la Madonna in trono col Bambino, S. Giovanni Battista e S. Maria Maddalena (fig.3–4) dipinto da Francesco da Tolentino nel 1527.
Nella predella sono visibili Storie di Gesù e Maria (Natività, Resurrezione, Ascensione, Pentecoste, Morte e Assunzione della Vergine).
Realizzato su committenza della famiglia Gambacorta – Della Ratta, come dimostra lo stemma posto alla base del trono della Vergine, il polittico era originariamente destinato ad ornare l'altare maggiore della chiesa della SS. Annunziata di Limatola. Stante lo stato di degrado della chiesa, il Polittico è attualmente conservato nella chiesa palatina del Castello di Limatola. Francesco da Tolentino è un artista di cultura marchigiana attivo nei primi decenni del Cinquecento e la sua pittura è influenzata dai pittori della cerchia urbinate, dal Perugino al Pintoricchio ed anche dal veneziano Crivelli. Trasferitosi nell’Italia meridionale al seguito di Antonio Solario, detto lo Zingaro, collaborò col maestro nella realizzazione del celebre ciclo di affreschi del Chiostro del Platano, sito nel monastero dei SS. Severino e Sossio.
Le decorazioni della Cappella, gli affreschi seicenteschi della foresteria con scene tratte dalla Gerusalemme Liberata e quelli settecenteschi del piano nobile con illusionistiche architetture, paesaggi, girali, grottesche rendono il Castello di Limatola un luogo da scoprire e raccontare. Mostriamo ora altri capolavori d’arte di varie epoche che si possono ammirare in alcune sale) (fig.5–6-7–8). Alcune sale sono decorate da affreschi prevalentemente del XVIII secolo (fig.9). In un’ ala del Castello è allestita la Mostra “Il Castello di Limatola e la Battaglia del Volturno”. L’esposizione pittorica narra degli avvenimenti del 1° Ottobre 1860, tra i più significativi dell’epopea garibaldina (fig.10).
Grazie al progetto di riqualificazione terminato nel 2010, portato avanti con grande profusione di impegno ed energie, dalla famiglia Sgueglia, attuale proprietaria dell’antica fortezza, il Castello di Limatola (fig.11), rappresenta oggi un prestigioso punto di interesse storico, artistico e culturale.
Una vacanza in Campania è l’occasione perfetta per visitare la città di Limatola. Antico centro in provincia di Benevento, conserva ancora intatti molti reperti che risalgono all’epoca sannita e romana. Tra le architetture religiose spicca la Chiesa di San Biagio, con gli stucchi settecenteschi e i due dipinti rinascimentali conservati al suo interno. Limatola è famosa anche per i suoi mercatini natalizi, che nel periodo delle feste animano e colorano l’interno delle mura del Castello, che oggi ospita un albergo e un ristorante e rappresenta uno dei luoghi preferiti per matrimoni e cerimonie. Lo scenario che si offre allo sguardo è infatti uno degli sfondi più belli per foto ricordo.
Il mercatino di Natale “Cadeaux al Castello di Limatola” (fig.12) offre una passeggiata tra oggetti e addobbi natalizi, arricchiti da articoli di artigianato locale e prodotti enogastronomici tipici del territorio. Il castello, sia all’interno che all’esterno, si arricchisce con numerosi spettacoli. Giocolieri, rievocazioni storiche e cortei in costume medievale sono alcuni degli spettacoli che accompagnano il turista nel tragitto per giungere fino a Babbo Natale che attende i bambini per ritirare le loro letterine. Tutto questo si svolge in una perfetta atmosfera natalizia, con canti e musiche legate da sempre alla festa più importante dell’anno.
Oltre alle visite guidate il castello offre la possibilità alle scolaresche di recarsi al museo con numerose proposte di attività studiate appositamente per loro, come la foresta di scudi per gli alunni delle scuole primarie oppure il blasone di famiglia e abitare in castello per gli studenti delle secondarie. Infine, percorsi specifici vengono proposti agli studenti degli istituti alberghieri e turistici, che potranno apprendere come decorare torte con glassa oppure rendersi conto delle problematiche che si svolgono dietro le quinte nella gestione del castello.
Un perfetto connubio tra passato, presente e futuro
Achille della Ragione
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02 - Ingresso del castello |