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Giuseppe Bonito attendeva da tempo una monografia che mettesse in mostra non solo le sue eccelse qualità di ritrattista, ma nello stesso tempo la capacità di fotografare intriganti allegorie e divertenti scene di genere.
Il vuoto negli studi è stato colmato da Achille della Ragione, il quale ha raccolto e commentato 150 immagini in gran parte a colori, aggiungendo numerosi inediti al catalogo del pittore.
Inoltre sono raccolti tutti i documenti di pagamento ed una esaustiva bibliografia con oltre 100 citazioni.
La critica dell'Ottocento e del primo Novecento ha apprezzato nel Bonito solo il pittore di genere, che come tale avrebbe precorso il realismo e valorizzato le virtù borghesi al contrario, la critica recente riconosce in lui il custode della più schietta tradizione pittorica neoveneta, che ha contribuito a ritardare sino ai limiti del possibile l'avvento del neoclassicismo.
A lungo la sua fama fu legata, non soltanto sulle sue qualità di brioso compositore di macchine decorative, di ritrattista aulico, ma soprattutto come autore di singolarissime scene di genere, fino a quando nel 1927 Roberto Longhi, sul fondamento dello stile e su dati desunti da dipinti firmati, rivendicò ad un fino allora ignoto pittore: Gaspare Traversi, il quale si dichiarava napoletano nel Sant’Antonio della Cattedrale di Parma, la paternità di gran parte di quelle tele.
A partire dal 1749 fu impegnato in una serie di ritratti ufficiali di personaggi della famiglia reale, oggi conservata tra i Palazzi Reali di Caserta e Madrid e dell’aristocrazia napoletana.
Nel campo della ritrattistica egli trasse inizialmente lo spunto da germi ancora vivi dell’antica naturalezza solimenesca per fissare puntualmente le fisionomie e nei primi lavori, come ricorda il De Dominici, “si vide il dono particolare ch’egli aveva in questa parte, dappoichè oltre ad essere somigliantissimi, erano situati in buone positure e pittoresche azioni”.
Bonito occupò numerose cariche accademiche: da pittore di camera del re (1751) ad accademico di San Luca (1752) e direttore dell’Accademia del disegno (1755).
La sua produzione più celebre è legata alla ritrattistica, nella quale rappresenta con un’acuta osservazione dal vero un’infinita gradazione di tipologie fisiognomiche, che comprendano l’intera scala di espressioni umane. I suoi quadri raffigurano insigni personaggi della corte e della nobiltà napoletana, sottoposti ad un’introspezione psicologica accurata, prima che i volti trapassino dalla caducità della vita all’immortalità della tela.
Riuscì ad amalgamare elementi di cospicua eleganza formale e di sicura piacevolezza pittorica con un moderato naturalismo, in linea con la locale tradizione figurativa.
In definitiva un libro che non potrà mancare nella biblioteca dello studioso o del semplice appassionato, desideroso di conoscere uno dei massimi esponenti della pittura del Settecento napoletano
Elvira Brunetti
Giuseppe Bonito: Concerto - Norfolk, Chrysler Museum |
Giuseppe Bonito: Concerto in famiglia - Imperia antiquario Giovanni Giorgi |
Giuseppe Bonito: Cacciatori e villanelle - Parigi Galerie Canesso |
Giuseppe Bonito: La Caritá - firmato e datato 1742 - Napoli Cappella del Pio Monte di Pietá |
Giuseppe Bonito: Re Salomone prega davanti al tempio di Gerusalemme - Napoli, Museo di Capodimonte |
Giuseppe Bonito: Solimena (copia da) - Napoli collezione della Ragione |
Giuseppe Bonito: Calvario- Ischia, chiesa dello Spirito Santo |
Giuseppe Bonito: Maria Carolina - Roma collezione Onofri |
Giuseppe Bonito: Niccolò Jommelli - Napoli, collezione Pagliara del Suor Orsola Benincasa |
Giuseppe Bonito: L'ambasceria turca presso la Corte di Napoli -firmato e datato 1741 - Madrid museo del Prado |
Giuseppe Bonito: La Veronica - Roma collezione Di Loreto |
Giuseppe Bonito: Ritratto di un nobile fanciullo - Napoli collezione Carignani di Novoli |
Giuseppe Bonito: Cleopatra Napoli, museo di Capodimonte |
Egregio Dottor Della Ragione,
RispondiEliminaSono una laureanda presso la facoltà di Restauro e conservazione dei beni culturali dell'Accademia di belle arti di Napoli; per la tesi sto conducendo delle ricerche su Giuseppe Bonito ed ho una notevole difficoltà nel reperire immagini dei suoi dipinti a carattere religioso. Lei ha dedicato un libro all'opera completa di questo pittore e mi chiedevo se potesse inviarmi le foto in questione. La pandemia in corso non mi permette di effettuare le ricerche come vorrei siccome l'accesso alle biblioteche è limitato. Inoltre sui testi che ho consultato appaiono principalmente ritratti o scene di genere. Mi sono anche recata in alcune chiese napoletane che custodiscono le opere dello stabiese per fotografarle ma spesso sono in ombra o troppo in alto per ottenere una immagine definita.
In attesa di un suo cordiale riscontro la ringrazio e le auguro una buona serata.
Distinti saluti,
Angela Pepe
Egregio Dr. Achille DELLA RAGIONE,
RispondiEliminail sottoscritto Nicola AGOSTINACCHIO, residente ad Ancona, volendo acquistare una copia del libro su Giuseppe BONITO di cui Lei è l'Autore, Le chiede come è possibile comprarlo, considerato che le due Librerie, di cui ho trovato riferimento (una in Toscana e l'altra a Napoli), hanno esaurito le copie disponibili.
Con l'occasione Le chiedo di farmi sapere anche il prezzo d'acquisto di una copia, potendola ricevere al proprio indirizzo di residenza..
In attesa di gentile riscontro,si porgono i più cordiali saluti.
Nicola AGOSTINACCHIO
Andrea Palombaro
RispondiEliminaEgregio Dottor Della Ragione,
le scrivo, dopo aver saputo della Sua pubblicazione monografica su Giuseppe Bonito che acquisterò al più presto, per mostrarle un quadro di mia proprietà che fu acquistato da mio padre nel 1965 dall'antiquario F. Megna a Roma.
In allegato le invio foto, expertise di Giuliano Briganti con attribuzione a Giuseppe Bonito e ricevuta dell'acquisto.
Tengo a precisare che non ho alcuna intenzione di venderlo ma solo di condividere con lei impressioni sull'opera.
Distinti saluti.
P.S.: Ho provato ad acquistare il suo volume sul sito della libreria "Libroco" ma risulta esaurito: è mica possibile comperarlo direttamente da Lei?
Andrea Palombaro . cell +39 339 8812143
Roma - Viale Ruggero Bacone,14 - 00197 RM . tel/fax +39 06 8088123
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