Da anni in Un posto al sole si vedono scene in cui le celle di Poggioreale sembrano eleganti suite, mentre le sale per i colloqui richiamano a viva voce una hall di un grande albergo, a differenza della cruda realtà che è completamente diversa.
Ma il colmo dello stravolgimento della verità si è raggiunto con la trasmissione settimanale Mare fuori, giunta al secondo anno di programmazione, che dovrebbe essere ambientata nel carcere minorile di Nisida, viceversa le scena sono tutte girate nel molo San Vincenzo del porto di Napoli, ma la sciocchezza più eclatante è far credere che i detenuti, maschi e femmine possano vedersi liberamente ogni giorno, civettare, simpatizzare ed al limite abbandonarsi a pratiche bibliche. Una stupidaggine fuori misura che invoglia i ragazzi a compiere qualche reato per trascorrere un periodo di piacevole vacanza.
Achille della Ragione
L’esempio è sempre fondamentale e alle volte le fiction corrono il rischio di essere un esempio sbagliato
RispondiEliminaPatrizio Rispo
Chissà che tante piccole gocce facciano un mare
RispondiEliminaGiancarlo Brunelli